Presentazione
Descrizione
L’indicatore quantifica la produzione, sul territorio valdostano, dei rifiuti derivanti da attività produttive e di servizi non assimilabili ai rifiuti urbani e non contenenti sostanze pericolose.
Messaggio chiave
Nel periodo 2007-2010, la produzione complessiva sul territorio regionale dei rifiuti speciali non pericolosi senza C&D si è mantenuta abbastanza costante. Solo nel 2009 si è verificato un considerevole calo, a causa dalla crisi produttiva del principale impianto industriale valdostano. Nel 2011 si è verificata una lieve riduzione di produzione, mantenutasi però tale anche nei due anni successivi. Tale diminuazione è dovuta ad una differente classificazione (da non pericoloso a pericoloso) di una particolare tipologia di rifiuto prodotto all’interno dello stesso impianto industriale.
Dal 2008 la quantità di rifiuti speciali non pericolosi da C&D avviati a smaltimento è notevolmente diminuita. Tale diminuzione può essere, in parte, imputata al fatto che in base alla l.r. 31/2007, dal 30 giugno 2008, non è più possibile conferire nelle discariche di inerti presenti sul territorio regionale “terre e rocce da scavo”.
I quantitativi di rifiuti da C&D avviati a recupero hanno un andamento altalenante nel tempo, con una tendenza all’aumento negli ultimi quattro anni e questo è indice di un lento ma graduale decollo di questa tipologia di attività.
Obiettivo
L’indicatore quantifica la produzione, sull’intero territorio regionale, di rifiuti speciali non pericolosi, cioè di rifiuti derivanti da attività produttive e di servizi non assimilabili ai rifiuti urbani e non contenenti sostanze pericolose.
Vengono quantificati in modo separato i rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività di costruzione e demolizione (rifiuti speciali non pericolosi da C&D). In questa particolare tipologia di rifiuti rientrano sia i classici residui derivanti da attività di demolizione e costruzione (cemento, mattoni, mattonelle e sfridi degli stessi, materiali metallici residuali), sia i materiali sedimentati sul fondo di bacini idroelettrici e che, per questioni di manutenzione dei bacini stessi, periodicamente devono essere dragati o asportati. Inoltre, per i rifiuti speciali non pericolosi da C&D, l’indicatore fornisce anche delle informazioni relative alla gestione (recupero o smaltimento).
Vengono riportati i dati dal 2007 al 2013.
Ruolo di Arpa
Acquisizione, bonifica ed elaborazione dei dati e dell'indicatore.
Classificazione
Area tematica SINAnet |
Rifiuti |
Tema SINAnet |
Produzione rifiuti |
DPSIR |
P |
Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte
Valutazione
Stato* |
![]() |
Tendenza** |
vedi note |
* La produzione di rifiuti speciali non pericolosi è comunque costante negli anni dal 2007 al 2010 a parte il calo rilevante riscontrato nel 2009 e dovuto alla crisi produttiva del principale impianto industriale valdostano. Dal 2011si è verificato un lieve calo di produzione totale, mantenutosi però costante nei due anni successivi, dovuto alla variazione di classificazione di una specifica tipologia di rifiuto prodotta dallo stesso impianto industriale.
** Produzione = e Gestione rifiuti C&D =
la migliore gestione dei rifiuti da C&D ha consentito una diminuzione dei quantitativi di rifiuti da C&D smaltiti in discarica ed un aumento di quelli avviati a recupero.
Informazione sui dati
Qualità dell'informazione 

Rilevanza |
Accuratezza |
Comparabilità nel tempo |
Comparabilità nello spazio |
1 | 2 | 2 | 2 |
I dati di popolamento di questo indicatore derivano dall’elaborazione, da parte della Sezione regionale del Catasto rifiuti dell’ARPA Valle d’Aosta, dei dati MUD (Modello unico di dichiarazione ambientale), dichiarazione annuale dei quantitativi di rifiuti prodotti e/o gestiti. La dichiarazione MUD è soggetta a notevoli errori di compilazione che, solo in minima parte, possono essere eliminati in fase di elaborazione dei dati stessi.
A partire dal 2012, il sistema di elaborazione dei dati è in parte variato in quanto sono stati considerati anche i rifiuti prodotti nell'ambito delle attività di autodemolizione/rottamazione che fino a quel momento non erano conteggiati.
I dati di produzione di rifiuti speciali non pericolosi da C&D sono calcolati da quanto dichiarato nel MUD come smaltito e/o recuperato da impianti valdostani che trattano queste tipologie di rifiuti (si stima un 100% del gestito nel nostro territorio regionale come prodotto in Valle d’Aosta ma sicuramente una parte del prodotto è, in questi ultimi anni, smaltita o recuperata fuori regione).
Proprietà del dato
ARPA Valle d'Aosta.
Periodicità di aggiornamento
Annuale, non relativo all’anno corrente ma a due anni prima (es. nel 2015 si acquisiscono i dati relativi al 2013).
Data di aggiornamento
31/12/2013
Copertura temporale
Dal 2001
Copertura territoriale
Intero territorio regionale. I dati di produzione dei rifiuti speciali non pericolosi senza C&D sono suddivisi per sottoambiti territoriali ottimali - SubATO (Comunità Montane e Comune di Aosta).
Riferimenti
Inquadramento normativo
- d.lgs. 152/2006 - parte terza: Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati (artt. 179, 180 e 189)
- l.r. 31/2007 - Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti
Relazione con la normativa
La normativa pone la riduzione della produzione di rifiuti al primo posto nella gerarchia di gestione rifiuti.
Livelli di riferimento
Non applicabile
Indicatori analoghi presenti in altre relazioni
“Produzione di rifiuti speciali” - Annuario dei dati ambientali 2013 – ISPRA
Indicatori correlati nella presente relazione
Presentazione e analisi
Produzione rifiuti speciali non pericolosi senza C&D
Produzione RS non pericolosi senza C&D (kg/anno) |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
Aosta |
84.337.398 |
84.971.085 |
53.055.709 |
80.948.786 |
77.248.490 |
75.224.603 |
68.015.653 |
C. M. Valdigne Mont Blanc |
672.871 |
610.361 |
583.022 |
784.183 |
768.768 |
861.630 |
712.155 |
C. M. Gran Paradis |
558.459 |
330.099 |
201.270 |
251.178 |
118.759 |
428.979 |
150.106 |
C. M. Grand Combin |
357.070 |
198.187 |
69.440 |
73.646 |
305.210 |
156.329 |
171.069 |
C. M. Monte Emilius |
13.074.496 |
12.344.909 |
9.069.142 |
18.574.860 |
12.744.269 |
13.687.530 |
10.971.965 |
C. M. Monte Cervino |
1.769.029 |
1.689.594 |
2.672.224 |
2.512.118 |
5.276.391 |
5.414.817 |
11.097.953 |
C. M. Evançon |
10.997.617 |
7.090.660 |
7.077.431 |
5.522.076 |
4.679.946 |
5.047.259 |
5.966.014 |
C. M. Mont Rose |
1.614.634 |
2.236.451 |
1.992.504 |
2.145.901 |
1.623.992 |
2.110.981 |
2.147.761 |
C. M. Walser |
80.310 |
10.387 |
31.344 |
27.928 |
53.727 |
48.785 |
90.525 |
Totale Valle d'Aosta |
113.461.885 |
109.481.731 |
74.752.086 |
110.840.676 |
102.819.552 |
102.980.914 |
99.323.102 |
La maggiore produzione di rifiuti speciali non pericolosi senza C&D si ha nel comune di Aosta, soprattutto per la presenza del principale impianto industriale valdostano, la Cogne Acciai Speciali SpA, che produce scorie di fusione e scaglie di lavorazione. Produzioni rilevanti si osservano anche nella Comunità Montana Monte Emilius, nel cui territorio, nei comuni di Brissogne e Pollein, hanno sede il più grande impianto di depurazione regionale, il centro regionale di trattamento rifiuti urbani e assimilati e lo stabilimento industriale Heineken Italia SpA, oltre a numerose attività commerciali e artigianali. Ancora produzioni di una certa rilevanza si osservano nella Comunità Montana Evançon, sede, in comune di Verrès, di alcuni impianti industriali di dimensioni medio-piccole.
Dal 2007 al 2010, la produzione complessiva sul territorio regionale si è mantenuta abbastanza costante. Solo nel 2009 si è verificato un considerevole calo a causa della riduzione dei rifiuti prodotti dalla Cogne Acciai Speciali (CAS). Tale riduzione è conseguenza della scarsa attività produttiva che la ditta ha dovuto affrontare, in quell’anno, per la crisi economica. Dal 2011, si è verificata una lieve riduzione di produzione complessiva, mantenutasi però costante nei due anni successivi, dovuta ad una differente classificazione (da rifiuto speciale non pericoloso a rifiuto speciale pericoloso) di una specifica tipologia di rifiuto prodotto all’interno dello stesso stabilimento CAS.
Per la presenza della CAS, l’andamento della produzione complessiva sul territorio regionale rispecchia quello del Comune di Aosta.
Nella Comunità Montane Monte Cervino la produzione di rifiuti speciali non pericolosi senza C&D risulta in aumento dal 2011 e tale aumento è correlabile alla produzione di percolato di discarica.
Produzione e avvio a smaltimento o recupero di rifiuti speciali non pericolosi da costruzione e demolizione (C&D) espressi in t/anno
|
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
||
Smaltimento C&D |
174.570 |
97.177 |
69.765 |
74.427 |
74.335 |
75.405 |
67.398 |
||
Recupero altri C&D |
42.173 |
21.662 |
23.099 |
44.836 |
51.203 |
93.368 |
108.949 |
||
Recupero Fanghi |
278.441 |
144.651 |
0 |
212.550 |
37.431 |
7.478 |
5.195 |
||
Produzione Totale C&D |
495.184 |
263.489 |
92.864 |
331.813 |
162.969 |
176.250 |
181.541 |
La produzione di rifiuti speciali non pericolosi da costruzione e demolizione (C&D), con andamento un po’ altalenante nel tempo e due picchi nel 2007 e nel 2010 dovuti alla notevole produzione di fanghi di dragaggio da bacini idroelettrici, è quella quantitativamente più rilevante in Valle d’Aosta.
Dal 2008, la quantità di rifiuti speciali non pericolosi da C&D avviati a smaltimento è notevolmente diminuita. Tale diminuzione può essere, in parte, imputata al fatto che in base alla l.r. 31/2007, dal 30 giugno 2008, non è più possibile conferire nelle discariche di inerti presenti sul territorio regionale “terre e rocce da scavo”. Per favorire il riutilizzo proprio delle “terre e rocce da scavo” l’Amministrazione regionale ha messo a disposizione dei professionisti, delle imprese e dei cittadini una bacheca on-line per consentire l'incontro tra la domanda e l'offerta di questi materiali.
I quantitativi di rifiuti da C&D avviati a recupero hanno un andamento altalenante nel tempo, con una tendenza all’aumento negli ultimi quattro anni. Questo è indice del lento ma graduale decollo di questa tipologia di attività grazie sia alla congiuntura economica sia alle politiche di incentivo all'utilizzo di materiali riciclati da esse derivanti portate avanti dal governo regionale in questi anni.
I fanghi di dragaggio di bacini idroelettrici sono sostanzialmente avviati a recupero attraverso il loro riutilizzo come materiali di colmazione di depressioni naturali nell’ambito di interventi di recupero ambientale. Tali fanghi vengono comunque sempre ricoperti con almeno 50 cm di terreno vegetale miscelato con concimanti o ammendanti. Le aree soggette ad intervento di bonifica agraria in cui vengono riutilizzati i fanghi si trovano, per lo più, in aree limitrofe al bacino idroelettrico da cui essi vengono asportati.