Presentazione

Descrizione

L’indicatore riporta le concentrazioni medie decadali di spore fungine (Alternaria e Epicoccum) e pollini prodotti da diverse specie vegetali, rilevate nelle stazioni di monitoraggio di Aosta - Saint Christophe e di Cogne - Gimillan nell’anno 2019.

I quattro colori, bianco, giallo, arancione e rosso, associati ai valori di concentrazione media rilevata nella decade, stanno ad indicare quattro classi di concentrazione, assente/molto bassa, bassa, media e alta e sono gli stessi utilizzati nel bollettino pollinico settimanale, pubblicato sul sito ARPA VdA.

Viene anche proposta, per le spore fungine e i pollini considerati, una tabella sintetica con le seguenti informazioni:

  • giorno di inizio stagione pollinica;
  • giorno di fine stagione pollinica;
  • indice pollinico stagionale;
  • picco di concentrazione massima raggiunta;
  • giorno di picco della concentrazione.

Messaggio chiave

Sono riportate le concentrazioni medie decadali dei principali pollini e spore fungine, rilevate nella piana di Aosta (Stazione di Saint Christophe, 545 m s.l.m.) e a Cogne (Stazione di Gimillan, 1787 m s.l.m.), unitamente ad un'informazione visiva, il colore, legata al livello di concentrazione raggiunto, e ai più importanti parametri descrittivi della stagione pollinica.

Obiettivo

L’obiettivo dell’indicatore è dare evidenza, su scala annuale, delle concentrazioni di pollini e spore rilevate nella piana di Aosta e a Cogne. L’attenzione al monitoraggio dei pollini ha una valenza legata all’impatto che i pollini hanno sulla popolazione in termini di manifestazioni allergiche.  
Il granulo pollinico, o polline, è una struttura biologica di dimensioni microscopiche, molto complessa, contenente il gametofita maschile, il cui ruolo è quello di diffondere il materiale genetico delle piante a seme (Angiosperme e Gimnosperme).
I pollini oggetto del monitoraggio aerobiologico sono prodotti, nella maggioranza dei casi, da piante anemofile, che affidano al vento il loro polline, piccolo e leggero,  perché possa raggiungere i fiori distanti anche decine di chilometri. Le piante si garantiscono una maggior probabilità di successo dell’impollinazione attraverso la liberazione di elevate quantità di granuli pollinici. Questa produzione massiccia è la principale causa del manifestarsi delle pollinosi o allergie ai pollini. Il meccanismo allergenico viene indotto dalle componenti strutturali del granulo, in particolar modo da proteine e glicoproteine, che sono in grado di provocare la produzione di immunoglobuline specifiche (IgE) e il successivo rilascio di istamina nelle mucose dei soggetti sensibilizzati. Le IgE appartengono ad una famiglia di anticorpi prodotti dall'organismo durante una reazione allergica o in seguito ad un'infezione parassitaria. In caso di reazioni allergiche, un organismo è in grado di produrre IgE specifiche per la sostanza che ha scatenato la reazione.
I pollini compaiono in periodi ed in quantità diverse a seconda del tipo di pianta che li produce. La loro presenza dipende inoltre dalle caratteristiche climatiche e da fattori  meteorologici, come temperatura, vento, soleggiamento e pioggia, che hanno un’influenza non solo sui meccanismi fisiologici che inducono la pianta a produrre il polline, ma anche sul loro trasporto dalla sorgente al luogo di arrivo.
Le concentrazioni polliniche sono generalmente alte in giorni caldi e soleggiati, basse in giorni freddi e piovosi. Concentrazioni basse si hanno anche quando la sorgente pollinica è bagnata a causa di una pioggia recente o per la nebbia, mentre alte concentrazioni si rilevano quando la sorgente è asciutta e riscaldata.
Parallelamente al monitoraggio dei pollini, ARPA monitora le spore di alcune muffe.
Le muffe, o miceti, svolgono nell´ecosistema un ruolo fondamentale: la decomposizione ed il riciclaggio delle materie organiche prodotte da varie fonti biologiche, di origine animale e vegetale. I miceti, durante il loro ciclo di vita, producono le spore che rappresentano  le cellule specializzate deputate  alla riproduzione e  alla diffusione delle specie fungine.
I fattori che influenzano la maggiore o minore presenza di spore fungine in aria sono molteplici, in particolare la temperatura e l'umidità relativa dell'aria.  La produzione e il rilascio delle spore fungine è comunque favorita da una temperatura dell'aria compresa tra 18°C e 32°C, da una umidità relativa superiore al 65% e da condizioni di calma di vento. Normalmente si riscontra una concentrazione più alta di spore fungine nelle aree rurali rispetto all'ambiente urbano.
La forma delle spore può variare molto (sferica, elissoidale, piriforme, fusoidale, clavata). Esse hanno dimensioni generalmente molto piccole e si disperdono facilmente in aria durante il periodo di sporulazione che, nella nostra regione, inizia dalla tarda primavera e si protrae fino all´autunno. Le concentrazioni massime si registrano solitamente ad estate inoltrata.
Le spore maggiormente allergizzanti sono tra le più piccole, con dimensioni comprese tra  3 µm e 30 µm. Sono facilmente trasportate dal vento anche a grandi distanze e, facendo parte del particolato atmosferico inalabile dall´uomo, sono in grado di raggiungere le vie respiratorie profonde, causando, analogamente ai pollini, i sintomi dell´allergia.
All’interesse del monitoraggio pollinico legato alle manifestazioni allergiche, si aggiunge e si rafforza, con l’estendersi della serie storica, un suo importante ruolo nello studio delle variazioni, su lunga scala temporale, dei cicli di vita dei vegetali, in relazione alle variazioni climatiche: si rimanda per gli approfondimenti all’apposita scheda (RSA 2011 - AMB_CEB_A03 Monitoraggio aerobiologico).

Ruolo di Arpa

ARPA svolge il monitoraggio dalla fase di campionamento all’analisi secondo un metodo standardizzato (UNI 11208:2004 “Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore aerodispersi) e secondo le Linee Guida ISPRA (151/2017). Gli operatori sono stati adeguatamente formati e sono regolarmente sottoposti a verifiche di precisione e di accuratezza del dato analitico fornito.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Tutela e prevenzione

Tema SINAnet

Ambiente e benessere

DPSIR

S

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

non applicabile

Tendenza

non applicabile

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 1 1 1

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta

Periodicità di aggiornamento

Annuale (raccolta dei dati continua)

Data di aggiornamento

31/12/2019

Copertura temporale

Aosta - Saint Christophe dal 1999

Cogne - Gimillan dal 2003

Copertura territoriale

2 siti di monitoraggio: Saint Christophe e Cogne in frazione Gimillian.

Riferimenti

Inquadramento normativo

Nessun riferimento legislativo specifico.
Norma tecnica di riferimento per le determinazioni polliniche: UNI 11208:2004 “Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore aerodispersi".

POLLnet - Linee guida per il monitoraggio aerobiologico. Manuali e Linee Guida ISPRA 151/2017

Relazione con la normativa

Riferimento generale alla caratterizzazione delle particelle aerodisperse.

Livelli di riferimento

Non applicabile.

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Annuario dei dati ambientali ISPRA

Presentazione e analisi

L’ARPA Valle d’Aosta possiede due stazioni di monitoraggio aerobiologico: una ubicata a Saint Christophe (tetto sede dell’Agenzia a 545 metri s.l.m.) e una a Cogne (fraz. Gimillian a circa 1785 metri s.l.m.).Entrambi i campionatori sono operativi tutto l'anno, salvo problemi tecnici.

 

MONITORAGGIO AEROBIOLOGICO NELLA PIANA DI AOSTA

CONCENTRAZIONI MEDIE DECADALI DEI POLLINI PRODOTTI DA DIVERSE SPECIE VEGETALI (espresse come pollini/m3 di aria) - 2019

 

polliniaosta 650 1219

Clicca qui o sull'immagine per zoomare

Legenda: concentrazioni pollini (p/m3)

  Assente/molto bassa   Bassa   Media   Alta

 

 

I grafici qui riportati rappresentano la concentrazione in atmosfera  (pollini/m3), calcolata per decade, dei granuli pollinici emessi dalla vegetazione durante la fase della fioritura, associate a quattro classi di concentrazione (assente/molto bassa, bassa, media e alta).

Si sottolinea che le quattro classi di concentrazione non corrispondono a dei livelli di rischio allergia. La valutazione fa riferimento alla quantità di polline delle varie specie/famiglie anemofile nell'aria e non fornisce indicazioni sulle concentrazioni polliniche "soglia" in grado di scatenare una reazione allergica.

La tabella dei valori di riferimento, relativi a ciascun polline, è riportata per intero nella Home page del sito POLLnet (I bollettini pollinici d'Italia con un clic - valori di riferimento).

 

CONCENTRAZIONI MEDIE DECADALI DI ALTERNARIA E EPICOCCUM (espresse come spore/m3 di aria) - 2019

 

 sporeaosta 650 1219

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Per Alternaria vale la legenda fornita per le concentrazioni dei pollini.

Per Epicocco non sono ancora stati stabiliti i livelli di concentrazioni riferibili alle quattro classi riportate in legenda, di conseguenza non viene fornita l'informazione colorimetrica ad essi collegata.

 

TABELLA RIASSUNTIVA DEI PRINCIPALI PARAMETRI DESCRITTIVI DELLA STAGIONE POLLINICA 2019

AOSTA 2019 Inizio stagione pollinica (data) Fine stagione pollinica (data) Indice pollinico stagionale (polline /m3) Picco concentrazione
massima (polline/m3) massima     (data)
Cupressaceae 12-feb 30-ago 3.355 264 23-feb
Corylus avellana (Nocciolo) 6-gen 4-mar 2.099 170 19-feb
Ulmaceae 26-gen 9-mar 903 140 27-feb
Alnus (Ontano) 9-feb 20-mar 4.173 472 18-feb
Populus (Pioppo) 26-feb 18-apr 3.877 224 30-mar
Fraxinus 24-feb 24-mag 466 20 23-mar
Betula 22-mar 16-mag 3.929 321 25-mar
Salix 10-mar 2-mag 705 76 19-apr
Quercus 29-mar 27-mag 3.423 200 5-mag
Pinaceae 11-mag 28-set 3.056 213 3-giu
Gramineae 11-mag 29-ago 4.787 305 30-mag
Polygonaceae 17-giu 5-set 392 11 7-mag
Plantaginaceae 5-mag 30-ago 686 26 9-lug
Castanea sativa (Castagno) 13-giu 25-lug 2.697 404 25-giu
Urticaceae 20-lug 19-set 5.043 168 29-ago
Compositae 1-ago 16-set 3.070 270 12-ago
Amaranthaceae 4-ago 21-set 1.288 103 29-ago
Alternaria 23-giu 23-ott 15.406 564 30-ago
Epicoccum 25-giu 23-ott 3.947 96 27-set

I dati corrispondono al 96,4% della copertura temporale (13 giorni mancanti su 365).

La data di inizio e fine stagione pollinica sono calcolate secondo Jäger et al. (1996).

L'Indice pollinico stagionale è la somma delle concentrazioni medie giornaliere rilevate in aria durante l'intera stagione.

 

MONITORAGGIO AEROBIOLOGICO NELLA STAZIONE DI COGNE - GIMILLAN

CONCENTRAZIONI MEDIE DECADALI DEI POLLINI PRODOTTI DA DIVERSE SPECIE VEGETALI (espresse come pollini/m3 di aria) - 2019

 

pollinicogne 650 1219

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Legenda: concentrazioni pollini (p/m3)

  Assente/molto bassa   Bassa   Media   Alta

 

 

I grafici qui riportati rappresentano la concentrazione in atmosfera  (pollini/m3), calcolata per decade, dei granuli pollinici emessi dalla vegetazione durante la fase della fioritura, associate a quattro classi di concentrazione (assente/molto bassa, bassa, media e alta).

Si sottolinea che le quattro classi di concentrazione non corrispondono a dei livelli di rischio allergia. La valutazione fa riferimento alla quantità di polline delle varie specie/famiglie anemofile nell'aria e non fornisce indicazioni sulle concentrazioni polliniche "soglia" in grado di scatenare una reazione allergica.

La tabella dei valori di riferimento, relativi a ciascun polline, è riportata per intero nella Home page del sito POLLnet (I bollettini pollinici d'Italia con un clic - valori di riferimento).

 

CONCENTRAZIONI MEDIE DECADALI DI ALTERNARIA E EPICOCCUM (espresse come spore/m3 di aria) - 2019

sporecogne 650 1219

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Per Alternaria vale la legenda fornita per le concentrazioni dei pollini.

Per Epicocco non sono ancora stati stabiliti i livelli di concentrazioni riferibili alle quattro classi riportate in legenda, di conseguenza non viene fornita l'informazione colorimetrica ad essi collegata.

 

TABELLA RIASSUNTIVA DEI PRINCIPALI PARAMETRI DESCRITTIVI DELLA STAGIONE POLLINICA 2019

COGNE 2019 Inizio stagione pollinica (data) Fine stagione pollinica (data) Indice pollinico stagionale (polline /m3) Picco concentrazione
massima (polline/m3) massima     (data)
Cupressaceae 16-mar 30/0619 2.300 134 27-giu
Corylus avellana (Nocciolo) 15-feb 17-mar 244 94 28-feb
Ulmaceae 23-feb 1-apr 6 1 6-mar
Alnus (Ontano) 19-feb 26-giu 369 44 28-feb
Populus (Pioppo) 28-feb 18-apr 214 25 28-feb
Fraxinus 1-mar 2-giu 78 4 2-mag
Betula 27-mar 28-mag 965 83 20-apr
Salix 9-mar 5-giu 126 15 30-mar
Quercus 29-mar 27-mag 354 28 14-mag
Pinaceae 27-mag 2-lug 5.069 494 18-giu
Gramineae 23-giu 30-ago 11.651 2183 26-giu
Polygonaceae 20-apr 16-ago 261 12 01-lug
02-lug
Plantaginaceae 3-mag 5-set 105 4 20-lug
Castanea sativa (Castagno) 13-giu 24-lug 884 144 30-giu
Urticaceae 21-apr 4-set 1.917 81 27-ago
Compositae 30-lug 5-set 3.110 212 11-ago
Amaranthaceae 18-lug 12-set 131 6 30-lug
Alternaria 25-giu 29-set 2.416 67 9-ago
Epicoccum 25-giu 29-ott 848 34 27-ago

I dati corrispondono al 82,5% della copertura temporale (64 giorni mancanti su 365).

La data di inizio e fine stagione pollinica sono calcolate secondo Jäger et al. (1996).

L'Indice pollinico stagionale è la somma delle concentrazioni medie giornaliere rilevate in aria durante l'intera stagione.

 

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