Presentazione

Descrizione

L’indicatore riporta le concentrazioni medie decadali di spore fungine (Alternaria e Epicoccum) e pollini prodotti da diverse specie vegetali, rilevate nelle stazioni di monitoraggio di Aosta - Saint Christophe e di Cogne - Gimillan nell’anno 2020.

I quattro colori, bianco, giallo, arancione e rosso, associati ai valori di concentrazione media rilevata nella decade, stanno ad indicare quattro classi di concentrazione, assente/molto bassa, bassa, media e alta e sono gli stessi utilizzati nel bollettino pollinico settimanale, pubblicato sul sito ARPA VdA.

Viene anche proposta, per le spore fungine e i pollini considerati, una tabella sintetica con le seguenti informazioni:

  • giorno di inizio stagione pollinica;
  • giorno di fine stagione pollinica;
  • indice pollinico stagionale;
  • picco di concentrazione massima raggiunta;
  • giorno di picco della concentrazione.

Messaggio chiave

Sono riportate le concentrazioni medie decadali dei principali pollini e spore fungine, rilevate nella piana di Aosta (Stazione di Saint Christophe, 545 m s.l.m.) e a Cogne (Stazione di Gimillan, 1787 m s.l.m.), unitamente ad un'informazione visiva, il colore, legata al livello di concentrazione raggiunto, e ai più importanti parametri descrittivi della stagione pollinica.

Obiettivo

L’obiettivo dell’indicatore è dare evidenza, su scala annuale, delle concentrazioni di pollini e spore rilevate nella piana di Aosta e a Cogne. L’attenzione al monitoraggio dei pollini ha una valenza legata all’impatto che i pollini hanno sulla popolazione in termini di manifestazioni allergiche.  
Il granulo pollinico, o polline, è una struttura biologica di dimensioni microscopiche, molto complessa, contenente il gametofita maschile, il cui ruolo è quello di diffondere il materiale genetico delle piante a seme (Angiosperme e Gimnosperme).
I pollini oggetto del monitoraggio aerobiologico sono prodotti, nella maggioranza dei casi, da piante anemofile, che affidano al vento il loro polline, piccolo e leggero,  perché possa raggiungere i fiori distanti anche decine di chilometri. Le piante si garantiscono una maggior probabilità di successo dell’impollinazione attraverso la liberazione di elevate quantità di granuli pollinici. Questa produzione massiccia è la principale causa del manifestarsi delle pollinosi o allergie ai pollini. Il meccanismo allergenico viene indotto dalle componenti strutturali del granulo, in particolar modo da proteine e glicoproteine, che sono in grado di provocare la produzione di immunoglobuline specifiche (IgE) e il successivo rilascio di istamina nelle mucose dei soggetti sensibilizzati. Le IgE appartengono ad una famiglia di anticorpi prodotti dall'organismo durante una reazione allergica o in seguito ad un'infezione parassitaria. In caso di reazioni allergiche, un organismo è in grado di produrre IgE specifiche per la sostanza che ha scatenato la reazione.
I pollini compaiono in periodi ed in quantità diverse a seconda del tipo di pianta che li produce. La loro presenza dipende inoltre dalle caratteristiche climatiche e da fattori  meteorologici, come temperatura, vento, soleggiamento e pioggia, che hanno un’influenza non solo sui meccanismi fisiologici che inducono la pianta a produrre il polline, ma anche sul loro trasporto dalla sorgente al luogo di arrivo.
Le concentrazioni polliniche sono generalmente alte in giorni caldi e soleggiati, basse in giorni freddi e piovosi. Concentrazioni basse si hanno anche quando la sorgente pollinica è bagnata a causa di una pioggia recente o per la nebbia, mentre alte concentrazioni si rilevano quando la sorgente è asciutta e riscaldata.
Parallelamente al monitoraggio dei pollini, ARPA monitora le spore di alcune muffe.
Le muffe, o miceti, svolgono nell´ecosistema un ruolo fondamentale: la decomposizione ed il riciclaggio delle materie organiche prodotte da varie fonti biologiche, di origine animale e vegetale. I miceti, durante il loro ciclo di vita, producono le spore che rappresentano  le cellule specializzate deputate  alla riproduzione e  alla diffusione delle specie fungine.
I fattori che influenzano la maggiore o minore presenza di spore fungine in aria sono molteplici, in particolare la temperatura e l'umidità relativa dell'aria.  La produzione e il rilascio delle spore fungine è comunque favorita da una temperatura dell'aria compresa tra 18°C e 32°C, da una umidità relativa superiore al 65% e da condizioni di calma di vento. Normalmente si riscontra una concentrazione più alta di spore fungine nelle aree rurali rispetto all'ambiente urbano.
La forma delle spore può variare molto (sferica, elissoidale, piriforme, fusoidale, clavata). Esse hanno dimensioni generalmente molto piccole e si disperdono facilmente in aria durante il periodo di sporulazione che, nella nostra regione, inizia dalla tarda primavera e si protrae fino all´autunno. Le concentrazioni massime si registrano solitamente ad estate inoltrata.
Le spore maggiormente allergizzanti sono tra le più piccole, con dimensioni comprese tra  3 µm e 30 µm. Sono facilmente trasportate dal vento anche a grandi distanze e, facendo parte del particolato atmosferico inalabile dall´uomo, sono in grado di raggiungere le vie respiratorie profonde, causando, analogamente ai pollini, i sintomi dell´allergia.
All’interesse del monitoraggio pollinico legato alle manifestazioni allergiche, si aggiunge e si rafforza, con l’estendersi della serie storica, un suo importante ruolo nello studio delle variazioni, su lunga scala temporale, dei cicli di vita dei vegetali, in relazione alle variazioni climatiche: si rimanda per gli approfondimenti all’apposita scheda (RSA 2011 - AMB_CEB_A03 Monitoraggio aerobiologico).

Ruolo di Arpa

ARPA svolge il monitoraggio dalla fase di campionamento all’analisi secondo un metodo standardizzato (UNI 11208:2004 “Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore aerodispersi) e secondo le Linee Guida ISPRA (151/2017). Gli operatori sono stati adeguatamente formati e sono regolarmente sottoposti a verifiche di precisione e di accuratezza del dato analitico fornito.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Tutela e prevenzione

Tema SINAnet

Ambiente e benessere

DPSIR

S

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

non applicabile

Tendenza

non applicabile

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 1 1 1

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta

Periodicità di aggiornamento

Annuale (raccolta dei dati continua)

Data di aggiornamento

31/12/2020

Copertura temporale

Aosta - Saint Christophe dal 1999

Cogne - Gimillan dal 2003

Copertura territoriale

2 siti di monitoraggio: Saint Christophe e Cogne in frazione Gimillian.

Riferimenti

Inquadramento normativo

Nessun riferimento legislativo specifico.
Norma tecnica di riferimento per le determinazioni polliniche: UNI 11208:2004 “Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore aerodispersi".

POLLnet - Linee guida per il monitoraggio aerobiologico. Manuali e Linee Guida ISPRA 151/2017

Relazione con la normativa

Riferimento generale alla caratterizzazione delle particelle aerodisperse.

Livelli di riferimento

Non applicabile.

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Annuario dei dati ambientali ISPRA

Presentazione e analisi

L’ARPA Valle d’Aosta possiede due stazioni di monitoraggio aerobiologico: una ubicata a Saint Christophe (tetto sede dell’Agenzia a 545 metri s.l.m.) e una a Cogne (fraz. Gimillian a circa 1785 metri s.l.m.).Entrambi i campionatori sono operativi tutto l'anno, salvo problemi tecnici.

 

MONITORAGGIO AEROBIOLOGICO NELLA PIANA DI AOSTA

CONCENTRAZIONI MEDIE DECADALI DEI POLLINI PRODOTTI DA DIVERSE SPECIE VEGETALI (espresse come pollini/m3 di aria) - 2020

 

polliniaosta 650 1219

Clicca qui o sull'immagine per zoomare

Legenda: concentrazioni pollini (p/m3)

  Assente/molto bassa   Bassa   Media   Alta

 

 

I grafici qui riportati rappresentano la concentrazione in atmosfera  (pollini/m3), calcolata per decade, dei granuli pollinici emessi dalla vegetazione durante la fase della fioritura, associate a quattro classi di concentrazione (assente/molto bassa, bassa, media e alta).

Si sottolinea che le quattro classi di concentrazione non corrispondono a dei livelli di rischio allergia. La valutazione fa riferimento alla quantità di polline delle varie specie/famiglie anemofile nell'aria e non fornisce indicazioni sulle concentrazioni polliniche "soglia" in grado di scatenare una reazione allergica.

La tabella dei valori di riferimento, relativi a ciascun polline, è riportata per intero nella Home page del sito POLLnet (I bollettini pollinici d'Italia con un clic - valori di riferimento).

 

CONCENTRAZIONI MEDIE DECADALI DI ALTERNARIA E EPICOCCUM (espresse come spore/m3 di aria) - 2020

 

 sporeaosta 650 1219

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Per Alternaria vale la legenda fornita per le concentrazioni dei pollini.

Per Epicocco non sono ancora stati stabiliti i livelli di concentrazioni riferibili alle quattro classi riportate in legenda, di conseguenza non viene fornita l'informazione colorimetrica ad essi collegata.

 

TABELLA RIASSUNTIVA DEI PRINCIPALI PARAMETRI DESCRITTIVI DELLA STAGIONE POLLINICA 2020

AOSTA 2020 Inizio stagione pollinica (data) Fine stagione pollinica (data) Indice pollinico stagionale (polline /m3) Picco concentrazione
massima   (polline/m3) massima     (data)
Cupressaceae 3-feb 31-lug 3944 171 24-feb
Corylus avellana (Nocciolo) 5-gen 25-feb 2933 319 31-gen
Ulmaceae 2-feb 11-mar 857 83 16-feb
Alnus (Ontano) 30-gen 1-giu 3339 239 9-feb
Populus (Pioppo) 20-feb 11-apr 3780 212 29-mar
Fraxinus 25-feb 22-apr 11721 990 18-mar
Betula 19-mar 24-apr 8147 593 15-apr
Salix 20-feb 26-apr 1063 103 12-apr
Quercus 5-apr 9-mag 2002 217 26-apr
Pinaceae 3-mag 25-set 1970 126 23-mag
Gramineae 4-mag 6-ago 4933 329 13-mag
Polygonaceae 15-apr 11-ago 420 16 24-apr
Plantaginaceae 24-apr 10-set 402 9 5-lug; 12-lug
Castanea sativa (Castagno) 6-giu 1-ago 2804 226 5-lug
Urticaceae 1-lug 14-set 4270 157 21-ago
Compositae 17-lug 22-set 1503 96 8-ago
Amaranthaceae 30-lug 27-set 627 26 21-ago
Alternaria 11-lug 22-ott 7815 209 13-ago
Epicoccum 30-giu 3-nov 3590 102 21-ago
 

I dati corrispondono al 99% delle letture (quattro giorni mancanti su 366).

La data di inizio e fine stagione pollinica sono calcolate secondo Jäger et al. (1996).

L'Indice pollinico stagionale è la somma delle concentrazioni medie giornaliere rilevate in aria durante l'intera stagione.

 

MONITORAGGIO AEROBIOLOGICO NELLA STAZIONE DI COGNE - GIMILLAN

CONCENTRAZIONI MEDIE DECADALI DEI POLLINI PRODOTTI DA DIVERSE SPECIE VEGETALI (espresse come pollini/m3 di aria) - 2020

 

pollinicogne 650 1219

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Legenda: concentrazioni pollini (p/m3)

  Assente/molto bassa   Bassa   Media   Alta

 

 

I grafici qui riportati rappresentano la concentrazione in atmosfera  (pollini/m3), calcolata per decade, dei granuli pollinici emessi dalla vegetazione durante la fase della fioritura, associate a quattro classi di concentrazione (assente/molto bassa, bassa, media e alta).

Si sottolinea che le quattro classi di concentrazione non corrispondono a dei livelli di rischio allergia. La valutazione fa riferimento alla quantità di polline delle varie specie/famiglie anemofile nell'aria e non fornisce indicazioni sulle concentrazioni polliniche "soglia" in grado di scatenare una reazione allergica.

La tabella dei valori di riferimento, relativi a ciascun polline, è riportata per intero nella Home page del sito POLLnet (I bollettini pollinici d'Italia con un clic - valori di riferimento).

 

CONCENTRAZIONI MEDIE DECADALI DI ALTERNARIA E EPICOCCUM (espresse come spore/m3 di aria) - 2020

sporecogne 650 1219

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Per Alternaria vale la legenda fornita per le concentrazioni dei pollini.

Per Epicocco non sono ancora stati stabiliti i livelli di concentrazioni riferibili alle quattro classi riportate in legenda, di conseguenza non viene fornita l'informazione colorimetrica ad essi collegata.

 

TABELLA RIASSUNTIVA DEI PRINCIPALI PARAMETRI DESCRITTIVI DELLA STAGIONE POLLINICA 2020

COGNE 2020 Inizio stagione pollinica (data) Fine stagione pollinica (data) Indice pollinico stagionale (polline /m3) Picco concentrazione
massima   (polline/m3) massima     (data)
Cupressaceae 25-feb 27-mag 6653 461 5-apr
Corylus avellana (Nocciolo) 19-gen 11-mar 697 78 3-feb
Ulmaceae 12-feb 17-apr 27 3

17-feb; 19-mar; 20-mar

Alnus (Ontano) 3-feb 15-giu 949 104 22-mag
Populus (Pioppo) 17-feb 15-apr 469 43 18-mar
Fraxinus 17-mar 23-apr 3624 373 19-mar
Betula 17-mar 1-mag 4617 412 15-apr
Salix 18-mar 11-mag 307 43 15-apr
Quercus 6-apr 12-mag 355 45 15-apr
Pinaceae 18-mag 18-giu 4579 481 1-giu
Gramineae 14-giu 28-ago 7427 894 21-giu
Polygonaceae 13-apr 5-ago 399 21 9-lug
Plantaginaceae 25-apr 22-ago 390 19 23-mag
Castanea sativa (Castagno) 6-giu 9-ago 722 60 8-lug
Urticaceae 18-giu 5-set 3331 148 6-lug
Compositae 27-lug 6-set 3163 206 2-ago
Amaranthaceae 2-lug 15-set 140 10 31-lug
Alternaria 7-lug 26-set 1677 75 15-set
Epicoccum 7-lug 6-nov 1579 105 26-set

I dati corrispondono al 99% delle letture (due giorni mancanti su 366).

La data di inizio e fine stagione pollinica sono calcolate secondo Jäger et al. (1996).

L'Indice pollinico stagionale è la somma delle concentrazioni medie giornaliere rilevate in aria durante l'intera stagione.

 

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