Presentazione
Descrizione
L’indicatore rappresenta la stima delle emissioni regionali di CO, della loro distribuzione spaziale ed evoluzione temporale e dei contributi delle diverse tipologie di sorgente.
Messaggio chiave
Le emissioni di monossido di carbonio (CO) sono particolarmente legate al traffico, in particolare quello di tipo urbano, e si concentrano in particolare nei principali abitati situati lungo il fondovalle principale. L’andamento di tali emissioni registra un trend in diminuzione negli ultimi anni.
Obiettivo
L’obiettivo degli indicatori inerenti alle emissioni dei diversi inquinanti considerati è stimare, a partire dai dati relativi alle sorgenti locali (posizione geografica ed entità delle emissioni), le quantità di sostanza emessa annualmente (in tonnellate/anno) sia sull’intero territorio regionale sia su riquadri di 500 m di lato e confrontarne il quantitativo procapite in Valle d’Aosta con il dato nazionale.
Il monossido di carbonio è un inquinante emesso da traffico auto veicolare a benzina, soprattutto a basso regime di giri del motore, come avviene frequentemente nelle aree urbane a circolazione congestionata.
Altre fonti sono gli impianti di riscaldamento e di produzione di energia che comportano combustione
Per un approfondimento sulle caratteristiche di questo inquinante e sulle concentrazioni effettivamente rilevate in aria si rimanda all’indicatore Concentrazione di monossido di carbonio (CO) nell’aria ambiente - TER_INQ_004.
Ruolo di Arpa
ARPA Valle d'Aosta è responsabile della gestione dell'Inventario regionale delle emissioni inquinanti in aria, i cui dati sono utilizzati per la compilazione del presente indicatore.
Classificazione
Area tematica SINAnet |
Atmosfera |
Tema SINAnet |
Emissioni |
DPSIR |
P |
Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte
Valutazione
Stato* |
n.a. |
Tendenza |
![]() |
* Si rimanda all’indicatore Concentrazione di monossido di carbonio (CO) nell’aria ambiente - TER_INQ_004
Informazione sui dati
Qualità dell'informazione 

Rilevanza |
Accuratezza |
Comparabilità nel tempo |
Comparabilità nello spazio |
1 | 2 | 2 | 2 |
Proprietà del dato
ARPA Valle d'Aosta
Periodicità di aggiornamento
Annuale
Data di aggiornamento
31/12/2020 - L’indicatore è stato rivisto e modificato in data 20/01/22 a seguito del reperimento di dati di traffico di maggior dettaglio.
Copertura temporale
Dal 2000
Copertura territoriale
L’informazione derivante dal presente indicatore riguarda tutta la regione.
Indicatori correlati nella presente relazione
Riferimenti
Inquadramento normativo
- d.lgs. 4 agosto 1999, n. 351 (Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente)
- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 2 aprile 2002, n. 60 (Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell'aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio.)
- Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 2 ottobre 2002, n. 261 (Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell'aria ambiente, i criteri per l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351.)
- d.lgs. 13 agosto 2010, n. 155 (Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa).
- l.r. 30 gennaio 2007, n. 2 (Disposizioni in materia di tutela dall'inquinamento atmosferico ed approvazione del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento ed il mantenimento della qualità dell'aria per gli anni 2007/2015.)
Relazione con la normativa
La quantificazione dell’indicatore è necessaria per il sistema di valutazione integrata della qualità dell’aria, richiesto dalla normativa. Essa discende inoltre da richieste di riduzione delle emissioni contenute in accordi internazionali ed è esplicitamente prevista dal Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell’aria (legge regionale 2/2007): “QA2.c – Aggiornamento dell’inventario delle emissioni”.
Livelli di riferimento
Non previsti dalla normativa, si confrontano le emissioni procapite regionali con quelle nazionali.
Indicatori analoghi presenti in altre relazioni
Annuario ISPRA - “Emissioni di monossido di carbonio (CO): trend e disaggregazione settoriale”
Presentazione e analisi
QUANTITA’ TOTALI ANNUE DI CO EMESSE NEL 2020 RIFERITE A MAGLIE DI TERRITORIO DI 500 metri DI LATO
L’informazione, qui rappresentata a scopo indicativo su scala regionale, può essere, ovviamente, letta su scala ridotta in modo da approfondire la conoscenza locale.
STIMA DELLE QUANTITA’ DI CO TOTALI E PER SETTORE EMESSE NEL PERIODO 2016-2020
EMISSIONI STIMATE PER IL 2020
Settore | tonn/anno | percentuale |
Trasporti | 1073 | 12% |
Riscaldamento domestico | 7755 | 85% |
Altre sorgenti | 266 | 3% |
Totale | 9094 |
EMISSIONI PRO CAPITE
Confronto con dato nazionale
kg emessi pro capite | |
Italia | 35 |
Valle d'Aosta | 73 |
INCIDENZA DELLE SORGENTI EMISSIVE
Confronto con dati nazionali
Le emissioni di CO hanno mostrato un andamento costante negli ultimi cinque anni. Il settore del riscaldamento domestico risulta essere il principale emettitore di questo inquinante, in particolare quando il combustibile è costituito da legna o pellet.
La distribuzione territoriale evidenzia come le aree a maggiore pressione siano quelle dei principali centri abitati della regione, in quanto tale inquinante è particolarmente legato al riscaldamento residenziale ed al traffico urbano a bassi regimi di velocità.
A livello nazionale si registrano maggiori apporti del settore industriale e del traffico stradale, in particolare urbano, rispetto alla Valle d’Aosta, dove è preponderante (>80%) l’apporto delle emissioni da riscaldamento domestico.