Presentazione

Descrizione

L’indicatore rappresenta una stima delle emissioni regionali di polveri con riferimento alla frazione con diametro aerodinamico inferiore a 10 micron (PM10), oggetto, insieme al PM2.5, dei riferimenti normativi in termini di concentrazioni ambientali.

Messaggio chiave

Le emissioni di polveri sono particolarmente legate ai trasporti ed al riscaldamento residenziale e si concentrano, in particolare, nel fondovalle principale. L’andamento di tali emissioni registra un trend in lieve aumento negli ultimi anni. 

Obiettivo

L’obiettivo degli indicatori inerenti alle emissioni dei diversi inquinanti considerati è stimare, a partire dai dati relativi alle sorgenti locali (posizione geografica ed entità delle emissioni), le quantità di sostanza emessa annualmente (in tonnellate/anno) sia sull’intero territorio regionale sia su riquadri di 500 m di lato e confrontarne il quantitativo procapite in Valle d’Aosta con il dato nazionale.  
Le polveri PM10 sono originate prevalentemente da processi di combustione incompleta. Il traffico autoveicolare e gli impianti di riscaldamento ne sono le principali fonti di emissione.
Per un approfondimento sulle caratteristiche di questo inquinante e sulle concentrazioni effettivamente rilevate in aria si rimanda all’indicatore Concentrazioni di polveri fini (PM10 e PM2.5) nell’aria ambiente - TER_INQ_003

Ruolo di Arpa

ARPA Valle d'Aosta è responsabile della gestione dell'Inventario regionale delle emissioni inquinanti in aria, i cui dati sono utilizzati per la compilazione del presente indicatore. 

Classificazione

Area tematica SINAnet

Atmosfera

Tema SINAnet

Emissioni

DPSIR

P

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato*

n.a.

Tendenza

stabile 

* Si rimanda all’indicatore Concentrazioni di polveri fini (PM10 e PM2.5) nell’aria ambiente - TER_INQ_003

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 2 2 2

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta

Periodicità di aggiornamento

Annuale

Data di aggiornamento

31/12/2020 - L’indicatore è stato rivisto e modificato in data 20/01/22 a seguito del reperimento di dati di traffico di maggior dettaglio.

Copertura temporale

Dal 2000

Copertura territoriale

L’informazione derivante dal presente indicatore riguarda tutta la regione. 

Riferimenti

Inquadramento normativo

  • d.lgs. 4 agosto 1999, n. 351 (Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente).
  • Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 2 aprile 2002, n. 60 (Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell'aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio).
  • Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 2 ottobre 2002, n. 261 (Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell'aria ambiente, i criteri per l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351).
  • d.lgs. 13 agosto 2010, n. 155 (Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa).
  • l.r. 30 gennaio 2007, n. 2 (Disposizioni in materia di tutela dall'inquinamento atmosferico ed approvazione del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento ed il mantenimento della qualità dell'aria per gli anni 2007/2015).

Relazione con la normativa

La quantificazione dell’indicatore è necessaria per il sistema di valutazione integrata della qualità dell’aria, richiesto dalla normativa. Essa discende inoltre da richieste di riduzione delle emissioni contenute in accordi internazionali ed è esplicitamente prevista dal Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell’aria (legge regionale 2/2007): “QA2.c – Aggiornamento dell’inventario delle emissioni” 

Livelli di riferimento

Non previsti dalla normativa, si confrontano le emissioni procapite regionali con quelle nazionali.

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Annuario ISPRA - “Emissioni di particolato (PM10): trend e disaggregazione settoriale” 

Presentazione e analisi

QUANTITA’ TOTALI ANNUE DI PM10 EMESSE NEL 2020 RIFERITE A MAGLIE DI TERRITORIO DI 500 metri DI LATO

emissioni pm10 2020 1221b

L’informazione, qui rappresentata a scopo indicativo su scala regionale, può essere, ovviamente, letta su scala ridotta in modo da approfondire la conoscenza locale.

STIMA DELLE QUANTITA’ DI PM10 TOTALI E PER SETTORE EMESSE NEL PERIODO 2016-2020

trend pm10 2020 1221b

EMISSIONI DI PM10 STIMATE PER IL 2020

Settore tonn/anno percentuale
Trasporti 177 35%
Riscaldamento domestico 308 61%
Agricoltura e allevamento 18 3%
Altre sorgenti 5 1%
Totale 507  

EMISSIONI DI PM10 PRO CAPITE
Confronto con dato nazionale

  kg emessi pro capite
Italia 2,9
Valle d'Aosta 4,1

INCIDENZA DELLE SORGENTI EMISSIVE

Confronto con dati nazionali

vda naz pm10 2020 1221b

Le emissioni di polveri hanno mostrato un andamento sostanzialmente stabile negli ultimi anni.

La distribuzione territoriale evidenzia come le aree a maggiore pressione siano quelle del solco della valle principale dove sono concentrati i maggiori centri abitati, le principali vie di traffico e quasi tutte le attività produttive.

Le emissioni pro capite sono superiori alla media nazionale. A livello regionale, si osserva una maggiore incidenza delle emissioni da impianti di riscaldamento, in particolare per quelli a biomassa legnosa, che da sole coprono più dell' 90% delle emissioni complessive, ed una minore incidenza di quelle legate ai trasporti.

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