Premessa

Con il 2019 si è concluso il piano di monitoraggio dei corsi d’acqua della Valle d’Aosta inserito nel II Piano di Gestione del Distretto Idrografico del fiume Po (II PdGPo 2016-2021, dati di monitoraggio 2014-2019), attuato da ARPA Valle d’Aosta, secondo la Direttiva Quadro sulle Acque (DQA), in ottemperanza al D.Lgs 152/2006 e D.M. 260/2010.

Evoluzione temporale dei piani e della rete di monitoraggio

Nel 2015 si è concluso il piano di monitoraggio dei corsi d’acqua della Valle d’Aosta per il I PdGPo. La classificazione dello stato chimico ed ecologico, riportata nella relazione “Classificazione dei corpi idrici superficiali al termine del I PdGPo (2010-2015)”, fa riferimento alla rete di monitoraggio e di conseguenza ai corpi idrici (c.i.) individuati nel 2010.

Per l’adozione del II Piano di Gestione, i corpi idrici e la rete di monitoraggio di ARPA hanno subito modifiche sostanziali: la possibilità di poter disporre di dati di monitoraggio conformi alla DQA, unitamente a una valutazione della significatività delle pressioni insistenti sui c.i., effettuata ad opera degli assessorati regionali competenti secondo criteri omogenei a livello di bacino e aggiornata più volte negli anni, ha permesso di modificare la precedente rete di monitoraggio mediante un processo di accorpamento e ottimizzazione, rendendola così più funzionale agli scopi della direttiva (per un maggiore approfondimento la relazione tecnica n. 43 del 23 dicembre 2015 è consultabile al seguente link).

Per supportare la stesura del PTA2016 (poi denominato PTAVdA) ARPA ha rielaborato i dati di monitoraggio raccolti nel sessennio 2010-2015 riferendoli ai nuovi corpi idrici. I risultati ottenuti (pubblicati sul sito e consultabili al seguente link) sono stati utilizzati come classificazione iniziale da confrontare con quella del sessennio 2014-2019 qui proposta.

Modalità di classificazione

Definizione dello stato ecologico e del potenziale ecologico

Risultati classificazione dei corpi idrici superficiali della rete di monitoraggio valida per il II PdGPo (dati 2014-2019)

Di seguito si riportano i risultati della classificazione per il II PdGPo dei 168 nuovi corpi idrici.
La classificazione dello stato chimico è la seguente:

fig.6Fig.6 Distribuzione percentuale delle classi per lo stato chimico 2014-2019

Pressoché tutti i corpi idrici ricadono nella classe buono. Tre corpi idrici non sono stati classificati (NC) per due motivi differenti:

  • Torrent de Saint-Barthélemy 0803wva e Torrent de Saint-Vincent 0861va non sono stati classificati per assenza di un accesso in alveo in sicurezza che non ha permesso di effettuare concretamente il monitoraggio
  • T. de Verrogne 0702wva non è stato classificato in quanto nel suo anno di monitoraggio (2014), in occasione dei prelievi chimico-fisici, l’alveo è sempre stato rilevato in asciutta

Tre corpi idrici sono stati inseriti nella nuova rete di monitoraggio unicamente come corpi idrici a specifica destinazione (acque dolci superficiali idonee alla vita dei pesci, art. 84 del d.lgs. 152/2006) e non saranno mai monitorati e di conseguenza classificati (si veda a tal proposito il par. 4.2.1 e Allegato 1 della relazione tecnica n. 43 del 23 dicembre 2015, consultabile al seguente link). Nel grafico vengono riportati separatamente come “Non monitorato”.

Poiché tutti i corpi idrici della rete di monitoraggio presentano uno stato chimico buono, di fatto lo stato complessivo delle acque superficiali è determinato dal valore di stato ecologico per i corpi idrici naturali e di potenziale ecologico per i copri idrici fortemente modificati.

fig.7
Fig.7 Distribuzione percentuale delle classi per lo stato ecologico dei 152 corpi idrici naturali 2014-2019 (in base al numero di c.i.)

Come già esposto nel paragrafo precedente, sono stati monitorati tutti i corpi idrici ad eccezione del Torrent de Saint-Barthélemy - 0803wva, Torrent de Saint-Vincent - 0861va (NC) e dei tre corpi idrici individuati unicamente come corpi idrici a specifica destinazione, riportati come "Non monitorato".
Nel dettaglio (fig. 7), i corpi idrici naturali che raggiungono l’obiettivo di stato ecologico buono o elevato rappresentano circa il 95% (rispettivamente il 65% e il 30%), mentre quelli che non raggiungono gli obiettivi di qualità costituiscono solo l’1,3% di tutti i corsi d’acqua naturali della rete di monitoraggio (due corpi idrici).

fig.8
Fig.8 Distribuzione percentuale delle classi per il potenziale ecologico dei 16 corpi idrici fortemente modificati 2014-2019 (in base al numero di c.i.)

In fig. 8, dei 16 corpi idrici fortemente modificati, tre raggiungono il buon potenziale ecologico. I restanti 13 corpi idrici ricadono nelle classi sufficiente, scarso e cattivo. Da segnalare che per il T. Verrogne 0702wva, a differenza dello stato chimico, è possibile esprimere un potenziale ecologico quando non viene rilevata la presenza di acqua: in questo caso si assegna la classe cattivo.

fig.9 650
Fig.9 Classificazione rete di monitoraggio (dati 2014-2019) – Stato/potenziale ecologico
Per zoomare clicca qui o sull'immagine

Su un totale di circa 950 km di corsi d’acqua valdostani classificati al termine del II PdGPo (fig. 9), 903 km risultano essere in uno stato/potenziale ecologico elevato o buono, corrispondente al 95% dell’intera rete. Solo 22 km della rete ricadono nella classe di qualità sufficiente, 17 km nella classe di qualità scarso o cattivo e 7 km rimangono non classificati.

Osservando l'elaborazione relativa alla distribuzione percentuale dei diversi indici che concorrono al calcolo dello stato o potenziale ecologico, più incisivo pare essere anche in questo ciclo di monitoraggio il giudizio dei macroinvertebrati bentonici (indice STAR_ICMi).

fig.10 650
Fig.10 Distribuzione percentuale delle classi di qualità per gli indici STAR_ICMi, ICMi e LIMeco

La percentuale di NC/NA (non classificato/non applicabile) più elevata per l’indice ICMi (diatomee epilitiche) rispetto agli altri indici è riconducibile al fatto che per i corpi idrici fortemente modificati (CIFM), il cui fondo dell’alveo è compromesso, non è possibile effettuare il prelievo delle diatomee, data la presenza di substrati fortemente modificati o artificiali.

Gli elementi chimici a sostegno, che comprendono metalli pesanti, solventi e prodotti fitosanitari rientranti in Tab. 1/B del D. Lgs. 172/2015, sono stati ricercati in tutti i siti della Dora Baltea. Inoltre, il protocollo analitico per il monitoraggio dei corpi idrici a specifica destinazione prevede l’analisi di alcuni metalli elencati nella normativa di riferimento. Pertanto, anche per questi corpi idrici è stato possibile esprimere un giudizio inerente agli elementi chimici a sostegno.
Dei 27 corpi idrici indagati il 78% ricade nella classe di qualità buono e per l’attribuzione dello stato ecologico il 22% ha visto quindi un abbassarsi del giudizio di qualità da un elevato in Fase I a un buono in Fase II.

Al termine della Fase II, 104 corpi idrici sono risultati in classe elevato e sono stati quindi sottoposti a conferma mediante valutazione degli elementi idromorfologici (IDRAIM).

fig.11 650
Fig.11 Corpi idrici sottoposti a conferma idromorfologica

Come si osserva nel grafico sopra riportato, per il 55,8% dei corpi idrici valutati con l’indice IDRAIM o con formulazione di un parere esperto (IDRAIM esperto) il giudizio elevato di Fase II non è stato confermato. Pertanto, il giudizio di qualità assegnato è diventato buono.

Suddividendo i corpi idrici per tipologia (origine e distanza dalla sorgente, per approfondimenti consultare par. 1.2.2. del documento “Implementazione della Direttiva Quadro sulle Acque sul territorio della Valle d'Aosta”), la maggior variabilità tra le classi di qualità si rileva per quelli da scorrimento superficiale. Di seguito si riportano i grafici con le percentuali corrispondenti alle varie classi di qualità.

fig.12 1000
Fig.12 Distribuzione tra le classi di qualità dei corpi idrici con origine da scorrimento superficiale
01SS1N: molto piccolo da scorrimento, distanza dalla sorgente < 5 km
01SS2N piccolo da scorrimento, distanza dalla sorgente tra 5 – 25 km

Osservando i grafici, si evidenzia che tutti i corpi idrici classificati come scarso e cattivo e pressoché tutti quelli classificati come sufficiente rientrano nella tipologia da scorrimento superficiale. Di fatto, questi corpi idrici sono quelli maggiormente soggetti, soprattutto nella stagione estiva, a periodi di scarsità evidente di portata liquida che incidono, anche in maniera significativa, sul giudizio di qualità finale. Si tratta, inoltre, spesso di corpi idrici fortemente modificati (CIFM): in genere sono tratti terminali di affluenti della Dora Baltea, situati in territori fortemente antropizzati, che hanno subito profonde alterazioni morfologiche e, a causa di queste, non sono più in grado di raggiungere il buono stato ecologico, ma soltanto il buon potenziale ecologico.

I corpi idrici di origine glaciale, suddivisi in quattro tipologie in base alla distanza dalla sorgente, mostrano invece una minore distribuzione tra le classi.

fig.13 1000
Fig.13 Distribuzione tra le classi di qualità dei corpi idrici con origine glaciale
01GH1N: molto piccolo glaciali, distanza dalla sorgente < 5 km
01GH2N: piccolo glaciali, distanza dalla sorgente compresa tra 5 – 25 km

I corpi idrici delle tipologie 01GH3N (medio glaciali, distanza dalla sorgente compresa tra 25-75 km) e 01GH4N (grandi glaciali, distanza dalla sorgente compresa tra 75 e 150 km) ricadono invece tutti nella classe di qualità buono.

Sono riportati di seguito i risultati della classificazione al termine del II PdGPo per lo stato ecologico/potenziale ecologico e per lo stato chimico di ciascuno dei 168 corpi idrici facenti parte della rete di monitoraggio, di cui 153 corpi idrici naturali e 16 designati come fortemente modificati (CIFM). Questi ultimi sono stati classificati mediante la definizione del potenziale ecologico definito nel D.D. 341/STA.

fig.14 1000
Fig.14 Risultati classificazione finale II PdGPo
Per zoomare clicca qui o sull'immagine


Confronto con la classificazione iniziale riportata nel PTAVdA

I monitoraggi relativi al sessennio 2014-2019 valido per il II PdGPo mostrano una generale stabilità della qualità dei corpi idrici valdostani, infatti circa il 90% raggiunge almeno lo stato ambientale buono e la maggior variabilità delle classi si rileva tra i corpi idrici da scorrimento superficiale. Più nel dettaglio, per 153 corpi idrici dei 165 effettivamente monitorati e classificati si registra una conferma della classe di qualità rilevata al termine del I Piano di Gestione (92,7%).

Per l’1,8% dei corpi idrici non si può fare un confronto tra lo stato ambientale iniziale e quello al termine del II PdGPo per due motivi:

  • non si ha a disposizione una classe di qualità al 2015 in quanto all’epoca non ancora monitorati (Torrent des Laures – 0302wva)
  • alcuni corpi idrici non sono più stati monitorati nel secondo sessennio stante l’assenza di un accesso in alveo in sicurezza (Torrent de Saint-Barthélemey – 0803wva e Torrent de Saint-Vincent – 0861va).

Per l’1,2% si registra un miglioramento della classe di qualità (due corpi idrici):

  • T. Buthier d’Ollomont – 0760042wva (da cattivo a buono)
  • Dora Baltea – 02wva (da sufficiente a buono)

Per il 4,2% si registra invece un peggioramento della classe di qualità. Nello specifico, tra i sette corpi idrici peggiorati, cinque corrispondono a corpi idrici fortemente modificati che già non raggiungevano gli obiettivi di qualità, per cui il declassamento è avvenuto tra sufficiente-scarso e scarso-cattivo:

  • T. Boccoil – 0122va
  • T. Clou Neuf – 0752va
  • T. du Chateau de Quart – 0792va
  • T. de Va – 0972wva
  • T. de Saint-Marcel – 0292va

Gli altri due corpi idrici peggiorati sono situati in un tratto di Dora Baltea interessato da alterazioni idromorfologiche e dei sedimenti e sono passati da uno stato ambientale buono ad uno sufficiente:

  • Dora Baltea – 04wva
  • Dora Baltea – 07va
Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.