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Inquinamento atmosferico ai piedi del Monte Bianco: anche da noi è “allerta smog”?

Nella Vallée de l’Arve, ai piedi del Monte Bianco, nei giorni scorsi sono state raggiunte concentrazioni di ossidi di azoto (NOx) e polveri sottili (PM10) tali per cui ieri , 21 gennaio, è scattata “l’allerta rossa”, una misura straordinaria che prevede interventi mirati volti a ridurre i livelli di tali inquinanti.  

Siamo nel cuore dell’inverno, un periodo in cui particolari condizioni meteorologiche, quali l’inversione termica e l’assenza di vento, possono influenzare pesantemente i livelli di inquinamento atmosferico, intrappolando gli inquinanti vicino al suolo e, di conseguenza, facendo peggiorare la qualità dell’aria che respiriamo.

Sul versante valdostano del Monte Bianco la situazione è analoga a quella dei nostri vicini di casa?

Da noi la situazione è attualmente decisamente migliore: i dati rilevati a Courmayeur-Entrèves in prossimità stradale proprio all’imbocco del tunnel del Monte Bianco, per il PM10 non superano mai il limite giornaliero.

Anche per gli ossidi di azoto, i valori risultano ben al di sotto del limite normativo di 200 µg/m3 per ogni media oraria.

Si osserva inoltre che nel corso di quest’ultimo weekend, le condizioni meteo caratterizzate da precipitazioni (pioggia e neve), hanno ridotto ulteriormente i livelli di inquinamento; in particolare i valori di PM10 si sono attestati da domenica al di sotto di 20 µg/m3 (inferiori a metà del valore limite di 50 µg/m3).

A Courmayeur centro paese, dove è in corso una campagna di misura con laboratorio mobile, i valori di PM10 sono risultati ancora più contenuti, inferiori a 15 µg/m3.

Per i prossimi giorni le previsioni di qualità dell’aria elaborate a cura di ARPA VDA indicano un mantenimento della situazione attuale con rispetto dei limiti normativi di qualità dell’aria ai piedi del Monte Bianco.

Il presidio per il monitoraggio della qualità dell’aria permette di assicurare un controllo costante sull’evoluzione della situazione, con un aggiornamento continuo dei dati.

Particolare attenzione sarà prestata a valutare gli effetti prodotti dall’incremento del traffico nel Traforo del Monte Bianco, registrato nelle ultime ore di ieri, 21 gennaio, a causa della temporanea chiusura del Tunnel del Fréjus e del conseguente reindirizzamento di mezzi pesanti e autobus verso questa tratta.

Piana di Courmayeur vista dalla funivia di Punta Helbronner

Piana di Courmayeur vista dalla funivia di Punta Helbronner