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Uno sguardo dentro i ghiacciai rocciosi: come le vibrazioni del terreno raccontano i cambiamenti del clima

Per un anno intero, un gruppo di ricercatori ha monitorato il “rumore” naturale del terreno in una zona particolare delle Alpi: il rock glacier Gran Sometta, sopra Cervinia, in Valtournenche. Qual è stato l'obiettivo di questo monitoraggio?

Il rock glacier è una sorta di ghiacciaio fossile, formato da un mix di ghiaccio e detriti rocciosi, che si comporta in modo simile a un ghiacciaio muovendosi lentamente. Per studiarlo, sono stati usati quattro sensori sismici posizionati sul terreno: strumenti molto sensibili, capaci di rilevare anche le più piccole vibrazioni.

Questo tipo di analisi, normalmente usata per controllare frane e movimenti di pendii, è stata adattata per osservare da vicino cosa succede dentro questi versanti interessati dal permafrost.

L’obiettivo? Capire meglio come elementi esterni, quali la temperatura dell’aria e le piogge, influenzano i versanti alpini, soprattutto in un’epoca di cambiamenti climatici.

I dati raccolti hanno mostrato che il rock glacier risuona a certe frequenze, un po’ come uno strumento musicale. Alcune di queste frequenze sono rimaste stabili nel tempo e dipendono dalla struttura profonda del terreno. Altre invece cambiavano, seguendo le variazioni di temperatura giornaliere e stagionali: segno che lo strato attivo del versante, quello che si fonde e si ghiaccia di continuo, si modifica con il clima.

Inoltre, analizzando i segnali sismici più deboli, i ricercatori sono riusciti a "vedere" come cambia la velocità delle onde che attraversano il ghiacciaio. Hanno anche identificato due gruppi principali di piccoli eventi sismici: il primo sembra legato ai movimenti del ghiacciaio stesso e ai piccoli smottamenti del materiale roccioso, mentre il secondo potrebbe derivare da fratture che si formano nel ghiaccio o nella roccia, a poca profondità.

Infine, confrontando questi risultati con modelli fisici del versante, della sua temperatura interna e dei suoi movimenti in superficie, gli studiosi sono riusciti a farsi un’idea più chiara di come questo rock glacier risponde alle condizioni climatiche esterne.

Lo studio è stato oggetto di un articolo scientifico pubblicato a fine maggio sulla rivista Permafrost and Periglacial Processes (PPP) "Ambient Seismic Noise and Microseismicity Monitoring of Periglacial Bodies: A Case Study on the Gran Sometta Rock Glacier (NW Italian Alps)" (autori e autrici: Chiara Colombero, Lorena Di Toro, Farbod Khosro Anjom, Alberto Godio, Umberto Morra di Cella).

RG GranSometta

Rock glacier Gran Sometta, sopra Cervinia, in Valtournenche, monitorato per un anno dai ricercatori con lo scopo di osservare da vicino cosa succede dentro questa tipologia di versanti interessati dal permafrost.