Esercitazione per l'utilizzo dei droni in ambito di protezione civile - Firenze
Immagina uno scenario di emergenza idrogeologica: piogge intense sulla Città Metropolitana di Firenze provocano frane, dissesti e criticità diffuse. I centri di coordinamento si attivano, le squadre operano sul campo, e nel cielo i droni decollano.
Osservano, rilevano, trasmettono dati in tempo reale. In pochi minuti, mappe e modelli digitali aggiornano la situazione, supportando le decisioni operative e contribuendo a una risposta più rapida ed efficace.
È lo scenario simulato durante l’esercitazione congiunta della rete CDC-UAS, che riunisce i Centi di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile italiana impegnati nell’impiego dei droni a supporto delle operazioni di emergenza.
Dal 20 al 22 ottobre a Firenze, le squadre – di EUCENTRE, Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Centro per la Protezione Civile dell’Università degli Studi di Firenze, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ARPA Lombardia, ARPA Valle d'Aosta, il Centro Funzionale Valle d’Aosta e Fondazione CIMA – hanno messo alla prova strumenti e protocolli operativi in uno scenario complesso, dove tecnologia, coordinamento e capacità di analisi diventano elementi chiave.
I droni, infatti, rivestono un ruolo sempre più centrale nella gestione del rischio. I team di rilievo in campo e il centro di coordinamento hanno lavorato fianco a fianco per testare
- la gestione integrata delle squadre sul campo,
- il flusso di restituzione dei dati acquisiti dai droni
- la capacità della rete CDC-UAS di fornire rapidamente informazioni geospaziali utili per la gestione dell’emergenza.
Un banco di prova reale per consolidare la collaborazione tra ricerca e operazioni, migliorare i protocolli condivisi e rafforzare la rete nazionale che unisce competenze, esperienze e innovazione tecnologica al servizio della protezione civile.

fonte Fondazione CIMA