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Radon: approvate le aree prioritarie radon in Valle d’Aosta

Il radon è un gas radioattivo naturale e l’individuazione delle aree prioritarie rappresenta un passaggio fondamentale delle politiche di prevenzione e riduzione del rischio sanitario associato all’esposizione al radon negli ambienti di vita e di lavoro.

La Giunta regionale della Valle d’Aosta il 12 dicembre 2025 ha approvato con deliberazione n. 1630 l’individuazione delle aree prioritarie per il radon, in attuazione del decreto legislativo 31 luglio 2020, n. 101 e in coerenza con il Piano Nazionale d’Azione per il Radon (PNAR) 2022–2032.

Cosa sono le aree prioritarie radon?

Il radon è un gas radioattivo naturale che può accumularsi negli edifici, in particolare nei locali a contatto con il terreno. L’esposizione prolungata a elevate concentrazioni di radon costituisce un fattore di rischio per la salute.

Il D.lgs. 101/2020, che recepisce la Direttiva 2013/59/Euratom, prevede che le Regioni individuino le aree in cui si stima che in un numero significativo di edifici (almeno il 15%) siano presenti concentrazioni medie annue di radon superiori al livello di riferimento di 300 Bq/m3. Tali aree sono definite aree prioritarie. In questa prima individuazione sul territorio della regione Valle d’Aosta sono stati inclusi all’interno di queste aree anche quei comuni in cui si stima che la percentuale di edifici che supera il livello di riferimento sia compreso tra il 10% e il 15%. Tali comuni avrebbero dovuto essere comunque classificati come area prioritaria a partire dal 2028.

Il PNAR 2022–2032, adottato con DPCM a gennaio 2024, fornisce i criteri tecnici e metodologici per la classificazione del territorio e per la pianificazione degli interventi di prevenzione e risanamento.

La metodologia utilizzata da ARPA si basa sui risultati delle campagne di misura effettuate in 45 comuni (su un totale di 74 del territorio regionale) e su un modello radio-geo-litologico utilizzato per stimare le concentrazioni di radon nelle aree non coperte da misurazioni sperimentali.

Comuni individuati come aree prioritarie

Utilizzando la metodologia prima descritta sono stati individuati come aree prioritarie radon i seguenti comuni:

  • Avise
  • Bionaz
  • Courmayeur
  • Gressoney-La-Trinité
  • La Salle
  • Oyace
  • Rhêmes-Notre-Dame
  • Saint-Oyen
  • Saint-Rhémy-en-Bosses
  • Valsavarenche
  • Villeneuve

L’elenco potrà essere aggiornato in futuro sulla base di nuove campagne di misura o di criteri tecnici aggiornati.

mappa aree prioritarie

Mappa regionale con evidenziati in rosso i comuni in cui si stima che il 15% degli edifici presenti concentrazioni medie annue di radon superiori al livello di riferimento di 300 Bq/m3, in giallo quelli in cui la stima è compresa tra il 10% ed il 15%, in bianco gli altri comuni.

Obblighi per gli esercenti

L’individuazione delle aree prioritarie comporta specifici adempimenti previsti dal D.lgs. 101/2020 (Titolo IV - Sezione II).

In particolare, gli esercenti di attività lavorative che ricadono in area prioritaria dovranno effettuare la misurazione della concentrazione di radon non solo nei luoghi di lavoro sotterranei, come previsto per tutto il territorio, ma anche nei luoghi di lavoro situati nei locali seminterrati e al piano terra.

In tutti i locali in cui sia misurato un superamento del livello di riferimento, dovranno essere adottati gli opportuni interventi di risanamento.

Indicazioni per i residenti

L’obiettivo del D.lgs. 101/2020 e del Piano Nazionale d’Azione per il Radon (PNAR) è quello di accrescere la consapevolezza della popolazione rispetto a un rischio diffuso sul territorio, spesso poco percepito, e di fornire informazioni sugli strumenti disponibili per la sua gestione e riduzione.

La presenza di radon non riguarda esclusivamente le aree individuate come prioritarie, esse rappresentano le zone nelle quali si è ritenuto necessario concentrare in via prioritaria le azioni di informazione e sensibilizzazione, ma queste sono da estendere comunque all’intero territorio regionale.

Per tali motivi, ARPA raccomanda a tutti i cittadini di effettuare misurazioni annuali della concentrazione di radon nei locali al piano terra, oltre che nei locali seminterrati e interrati, e di ripetere le misurazioni in caso di ristrutturazioni o modifiche strutturali dell’edificio.

Il supporto di ARPA Valle d’Aosta

ARPA è a disposizione di cittadini, enti e imprese per:

  • la predisposizione e la fornitura di dispositivi passivi per la misura del radon;
  • l’analisi dei dispositivi e la restituzione dei risultati;
  • il supporto tecnico e informativo sulla corretta esecuzione delle misure e sulle possibili azioni di risanamento.

Il servizio di misura è:

  • gratuito per i privati cittadini;
  • a pagamento per le imprese, secondo le modalità previste dal tariffario dell’Agenzia.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare ARPA Valle d’Aosta attraverso i consueti canali istituzionali.

Per richiedere gratuitamente misure presso la propria abitazione privata, compilare il form Modulo per la richiesta di misurazioni di concentrazione di radon in abitazioni private site in Valle d’Aosta