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Interconfronto SWE "Risorsa idrica nella neve discontinua". Di che si tratta?

La neve rappresenta una risorsa idrica fondamentale per la Valle d'Aosta e per tutto l’arco alpino, con impatti significativi sulla disponibilità d'acqua e sulla produzione di energia idroelettrica.

Tuttavia, i cambiamenti climatici stanno influenzando negativamente la quantità e la distribuzione della neve nel corso delle stagioni invernali, rendendo sempre più importante un monitoraggio costante di questa risorsa.

È partendo da questa importante consapevolezza che il 3 e 4 giugno insieme a Fondazione CIMA e Eurac Bolzano abbiamo organizzato, a Châtillon e Breuil-Cervinia, il VI Interconfronto Snow Water Equivalent, che ha visto la partecipazione di 21 Enti, tra i quali le Agenzie ambientali di Lombardia e Veneto, vari Enti di ricerca, il Corpo forestale valdostano, il Dipartimento nazionale di Protezione civile e Aziende produttrici di energia elettrica, quali Enel e CVA.

Ma qual è l’obiettivo dell’interconfronto?

Durante la stagione di accumulo e nei periodi con neve abbondante al suolo, il manto nivale è continuo e la maggior parte della conoscenza della risorsa idrica nivale deriva da condizioni che presentano queste caratteristiche.

Valgrisenche

Valgrisenche (Valle d’Aosta) in condizioni di accumulo e abbondante neve al suolo

Ma durante la stagione di fusione oppure durante le annate di siccità da neve, come lo sono state il 2022 e il 2023, il manto è frammentato a causa di molti processi sovrapposti, come ad esempio l’accumulo preferenziale delle nevicate, il trasporto da vento, l'effetto combinato di radiazione e topografia, e molti altri.

Cervinia

La discontinuità della neve genera condizioni micro meteorologiche che possono ulteriormente favorire la frammentazione stessa della neve al suolo (snow patch).

Un clima sempre più caldo e secco ci obbliga ad abituarci ad una idrologia della neve con queste caratteristiche ed è pertanto fondamentale approfondire il livello di conoscenza della stessa:

  • Quanta acqua contengono le snow patches, cioè queste chiazze di neve che, tendenzialmente in maniera ripetitiva, si presentano anno dopo anno?
  • Quanto sono variabili le proprietà macroscopiche tra una e l’altra?
  • Quanto varia la densità?
  • È possibile monitorare alcune delle caratteristiche da satellite o da remoto?

Queste sono alcune delle domande alle quali i 55 partecipanti al VI interconfronto SWE hanno iniziato a lavorare per dare delle risposte, andando ad effettuare misure in campo, suddivisi in squadre e sperimentando un protocollo di campionamento e misura da utilizzare delle diverse snow patches indagate.

seminario

Seminario del 3 giugno a tema “Snow patches: la rilevanza idrologica del manto nevoso discontinuo. Stato dell’arte delle conoscenze, monitoraggio remoto e osservazioni in campo.”, propedeutico all’attività di campo.

confronto

Attività di studio e confronto nel corso del seminario del 3 giugno, ospitato da CVA – Compagnia Valdostana delle Acque, propedeutico all’attività di campo.

rilievi 4 giugno

Rilievi in campo nella giornata di mercoledì 4 giugno, finalizzati a definire le caratteristiche di una snow patch individuata

Proprio a causa delle condizioni decisamente differenti da quelle normalmente indagate, l’interconfronto è stata l’occasione per condividere la necessità di approfondire lo studio della risorsa idrica nella neve discontinua, andando anche a definire un nuovo protocollo di misura che tenga conto delle caratteristiche rilevate.

Un po’ di storia

Il primo Interconfronto Snow Water Equivalent è stato organizzato nel 2015 da ARPA Valle d’Aosta nel comprensorio di Pila, vicino ad Aosta, con l’obiettivo di confrontare i dati derivanti dall’applicazione dei diversi metodi usati dagli operatori delle Agenzie ambientali e altri Enti per misurare il contenuto d’acqua nella neve.

Un primo momento di studio e confronto che è servito anche a creare una rete consolidata di operatori e ricercatori.

Pila2015

Attività di misura dello SWE nel comprensorio di Pila (Valle d’Aosta) durante il I interconfronto del 2015

Dopo l’esperienza valdostana, l’interconfronto è stato ospitato in Lombardia, a Bormio e Santa Caterina, nel 2016, nuovamente in Valle d’Aosta nel 2017, a Bardonecchia, in Piemonte, nel 2018 e a Bolzano, Obereggen, nel 2019.

Questa nuova edizione, su un tema innovativo e di grande attualità, torna dunque dopo 5 anni di stop, inizialmente forzato a causa della pandemia da Covid, con l’obiettivo di proseguire e consolidare il lavoro di scambio, collaborazione e ricerca avviato anni fa.