I bioindicatori dei corsi d’acqua
Un fiume non è solo un contenitore di acqua che scorre! Può essere considerato una successione di ecosistemi che sfumano gradualmente l’uno nell’altro e sono interconnessi con gli ambienti terrestri circostanti. Dalla sorgente alla foce, in funzione delle caratteristiche morfologiche e idrologiche si susseguono comunità biologiche animali e vegetali che in assenza di alterazioni vivono in equilibrio.

Le 4 principali comunità biologiche dei corsi d’acqua sono:
- macroinvertebrati bentonici;
- diatomee;
- macrofite;
- ittiofauna.

La Direttiva Europea 2000/60/CE per la prima volta ha posto al centro dell’attenzione le comunità biologiche dell’ecosistema fluviale anche perché esse sono ottimi biondicatori.
Un bioindicatore è un «organismo in grado di valutare una modificazione generalmente degenerativa della qualità di un ambiente» (Iserenant e De Sloover, 1976).
- Si tratta di specie animali e vegetali sensibili anche a minime variazioni dei fattori ecologici, biotici e abiotici determinate da certi tipi di inquinamento;
- sono presenti tutto l’anno in tutti i corsi d’acqua e in tutti gli ambienti fluviali;
- sono facili da campionare e ben conosciuti dal punto di vista sistematico ed ecologico.
Esistono indicatori ambientali che si basano sulle differenti sensibilità di tali organismi alle alterazioni delle condizioni ambientali. Comparsa di specie più tolleranti o scomparsa di specie sensibili sono indici inequivocabili di variazioni dell’equilibrio.
Da un elenco faunistico o floristico di specie, attraverso l’applicazione degli indici, si passa da un’informazione comprensibile solo agli esperti ad un semplice e intuitivo giudizio di qualità ambientale.

In Valle d’Aosta nell’ambito del monitoraggio istituzionale sono monitorati macroinvertebrati bentonici e diatomee.