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Il radon

Il radon (Rn222) è un gas radioattivo naturale prodotto dal decadimento del radio 226. Il radio è generato dal decadimento dell’uranio 238.
Essendo sia il radio che l’uranio presenti, in misura diversa, nelle rocce, nei terreni e nei materiali da costruzione derivati, l’emanazione di radon avviene in modo diffuso sul territorio, in modo molto differente in base alle caratteristiche geo-litologiche locali.

RADON in aria

In aria libera, il radon si disperde in atmosfera e non raggiunge mai concentrazioni elevate.
Negli ambienti chiusi il gas tende ad accumularsi, in misura dipendente da:

  • dal potenziale di emanazione del terreno;
  • dall’isolamento dell’edificio e dai suoi servizi rispetto al suolo e al sottosuolo;
  • dal piano del locale rispetto al terreno e dalle modalità di ricambio d’aria e di ventilazione.

Si delinea quindi una dipendenza anche dai fattori climatici.
Le concentrazioni di radon in aria sono espresse come numero di decadimenti radioattivi di nuclei di radon 222 al secondo per m3 di aria ambiente: Becquerel/m3.
1 Becquerel (Bq) indica 1 decadimento radioattivo (in questo caso di Rn 222) al secondo.

Livelli di concentrazione di attività di radon 222 si misurano all’interno di ambienti di vita quali:

  • abitazioni;
  • scuole;
  • luoghi di lavoro (indoor).

ARPA gestisce direttamente i vari aspetti della campagna di caratterizzazione dell’intero territorio regionale attualmente in corso.

Si occupa della preparazione dei dosimetri CR39 e negli ultimi 2 anni, per il posizionamento, sostituzione e prelievo dei dosimetri CR39 si avvale della collaborazione delle singole amministrazioni comunali.

ARPA si occupa della lettura, acquisizione, elaborazione ed interpretazione dei dati, con importante e fondamentale sostegno delle singole amministrazioni comunali coinvolte nelle campagne, per quanto riguarda la scelta delle abitazioni e il coinvolgimento delle persone interessate.

Vengono riportati su una mappa tematica i livelli di concentrazione di radon nelle abitazioni interessate dalle misure, tramite cerchi di diametro proporzionale alle concentrazioni medie rilevate.

Sono inoltre riportati in tabelle e grafici i valori medi comunali rilevati nelle abitazioni (per i comuni con almeno 6 misure in abitazione) e negli edifici scolastici.

Mappa della Valle d’Aosta con i punti di misura radon nelle campagne comunali

La misura delle concentrazioni di radon nelle abitazioni è il metodo più diretto per la stima dell’esposizione della popolazione.

Lo svolgimento di programmi di monitoraggio condotti in modo sistematico sul territorio permette di identificare le aree potenzialmente soggette a maggior presenza di radon, anche in correlazione con le locali caratteristiche geo-litologiche dei terreni.

L’informazione così acquisita è preliminare per l’eventuale messa in opera di azioni e di strategie per la riduzione dell’esposizione e del rischio che ne consegue.

Il programma ARPA di mappatura sistematica dell’intero territorio regionale, su base comunale, è in corso di realizzazione.

La concentrazione media di radon all’interno di un edificio (abitazione, scuola, luogo di lavoro) è considerata in generale non soggetta a variazioni significative nel corso del tempo, a meno di modifiche strutturali, o cambiamenti delle abitudini e degli stili di vita degli occupanti (coibentazione dell’edificio, ventilazione, utilizzo dei locali…).

Per la progressiva estensione della mappatura dei livelli di concentrazione di radon indoor, si possono utilizzare risultati di rilievi svolti in periodi diversi, se effettuati con metodi di misura uguali o in grado di fornire risultati confrontabili, fatte salve profonde variazioni nella tipologia locale degli insediamenti abitativi, e variazioni climatiche.

Campagne effettuate ad oggi

Sono attualmente disponibili dati con valenza di caratterizzazione territoriale su 42 comuni.

Nell’autunno 2022 sono iniziate le campagne di misura in quattro comuni dell’Unité des Communes Walser.

Queste misure sono terminate e si stanno analizzando i dosimetri utilizzati per le misure.

Ad Ottobre 2023 sono iniziate le campagne di misura in due Comuni nuovi Brissogne e Pollein.

Valori medi di concentrazione per comune con almeno 6 abitazioni monitorate

Comune

Semestre invernale (Bq/m3)

Semestre estivo (Bq/m3)

Media annua (Bq/m3)

Abitazioni monitorate per comune

Allein

87

80

83

6

Aosta

49

40

44

74

Arnad

106

62

84

13

Arvier

54

51

53

11

Avise

141

113

127

10

Aymavilles

52

33

42

27

Bionaz

172

186

179

11

Challand Saint Anselme

 41

 38

39

11

Chambave

54

43

49

11

Champorcher

35

31

33

11

Châtillon

55

35

45

22

Courmayeur

214

235

222

32

Donnas

47

22

34

25

Etroubles

83

68

79

10

Fénis

100

54

82

17

Fontainemore

74

51

63

8

Gignod

137

72

104

15

Gressan

115

43

79

22

Gressoney-Saint-Jean

44

44

44

11

Issogne

78

41

60

14

Jovençan

58

50

54

10

La Salle

237

155

196

22

La Thuile

74

76

75

12

Lillianes

136

92

114

11

Montjovet

54

46

50

20

Morgex

118

73

96

21

Oyace

161

132

146

13

Perloz

50

55

52

11

Pontboset

22

24

23

7

Pré-Saint-Didier

96

69

82

12

Rhêmes-Notre-Dame

146

142

144

8

Rhêmes-Saint-Georges

98

59

79

10

Roisan

98

83

91

12

Saint-Christophe

113

58

85

42

Saint-Marcel

103

65

84

13

Saint-Oyen

212

151

182

13

Saint-Rhémy-en-Bosses

109

131

120

10

Sarre

109

71

90

42

Valgrisenche

68

50

62

12

Valpelline

136

65

100

13

Valsavarenche

148

127

137

9

Villeneuve

165

131

149

7

 

N.B. - Il valore medio annuo è calcolato su tutti i valori semestrali disponibili, e non coincide con la media aritmetica dei valori medi dei semestri invernali ed estivi, perché in alcune abitazioni non è stato possibile effettuare le misure in entrambi i semestri

Livelli di riferimento

La quantificazione della concentrazione di radon è dettata dalla richiesta di protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione della popolazione alle radiazioni ionizzanti e dai controlli dei livelli di riferimento previsti dal dlgs 101/2020.

Inoltre si collega agli adempimenti della stesura del Piano nazionale d'azione per il radon e dell'individuazione delle aree prioritarie, come previsto dagli articoli 10 e 11 del dlgs 101/2020, essendo la misura di concentrazione di radon all’interno di edifici il metodo più utilizzato per l’identificazione delle aree ad elevata probabilità di alte concentrazioni di attività di radon.

Il dlgs 101/2020 indica nell’articolo 12 che “I livelli massimi di riferimento per le abitazioni e i luoghi di lavoro, espressi in termini di valore medio annuo della concentrazione di attività di radon in aria, sono di seguito indicati:

  1. 300 Bq/m3 in termini di concentrazione media annua di attività di radon in aria per le abitazioni esistenti;
  2. 200 Bq/m3 in termini di concentrazione media annua di attività di radon in aria per abitazioni costruite dopo il 31 dicembre 2024;
  3. 300 Bq/m3 in termini di concentrazione media annua di attività di radon in aria per i luoghi di lavoro."

Un livello di riferimento è la concentrazione di attività al di sopra della quale non è opportuno consentire le esposizioni della popolazione.

Pertanto il dlgs 101/2020 indica che, nel caso di superamento dei livelli di riferimento, risulta conveniente mettere in atto delle idonee misure correttive per la riduzione della concentrazione di radon negli edifici.