Premessa
ARPA Valle d’Aosta ha concluso nel 2009 l’attività di monitoraggio dei corsi d’acqua superficiali ai sensi del D.Lgs. 152/1999, abrogato dal D.Lgs 152/2006, decreto che recepisce formalmente in Italia la Direttiva Europea 2000/60/CE. Il D.Lgs 152/1999 prevedeva, per quanto riguarda i laghi, la valutazione dello Stato Ecologico e Ambientale dei laghi (SEL e SAL).
Il SEL è un indice sintetico che definisce la qualità degli ecosistemi lacustri utilizzando quattro indicatori di stato trofico (Trasparenza, Ossigeno ipolimnio, Clorofilla A, Fosforo totale). Il SAL è una classificazione dei laghi effettuata associando i dati relativi al SEL con i dati relativi alla presenza di inquinanti. La rete di monitoraggio era costituita da 20 laghi. Nell’archivio-web è possibile scaricare le mappe di qualità e i dati analitici dei monitoraggi ai sensi del D.Lgs. 152/1999 dall'anno 2003 all'anno 2009.
I principi generali sulla Direttiva 2000/60/CE, recepita in Italia dal D.Lgs. 152/2006 e successivi decreti attuativi, valgono anche per i laghi: gli Stati membri garantiscono il raggiungimento del migliore stato ecologico e chimico possibile, tenuto conto degli impatti che non avrebbero potuto ragionevolmente essere evitati data la natura dell’attività umana o dell’inquinamento.
L’obiettivo al 2015 è di raggiungere lo stato di qualità BUONO.
Tipizzazione
In analogia a quanto previsto per le acque correnti, il D.M. 131/2008, ha stabilito le modalità di tipizzazione dei laghi, definendo una soglia minima pari a 0,2 km2, per i laghi naturali, e 0,5 km2 per gli invasi , al di sopra della quale il processo di tipizzazione è obbligatorio.
In Valle d’Aosta nessun lago naturale rientra tra quelli da tipizzare: il lago Verney infatti, pur essendo il più esteso lago Valdostano, non arriva a 0,2 Km2 di superficie.
Come previsto dalla normativa, sono stati quindi tipizzati 4 invasi ai quali è stata assegnata una tipologia in funzione dell’area geografica di appartenenza, di descrittori morfometrici (quota, profondità e superficie di regolazione), tipologia di substrato, conducibilità, stratificazione termica:
- Lac de Goillet (71LG11va) tipologia AL-2 (invaso alpino d’alta quota, siliceo, situato a quota superiore o uguale a 2000 m s.l.m)
- Lac de Beauregard (68LG14va) tipologia AL-7 (invaso alpino, poco profondo, con profondità media inferiore a 15 m, calcareo, situato a quota superiore o uguale a 800 m s.l.m. e inferiore a 2000 m s.l.m.)
- Lac de Tsignanaz (71LG01va) tipologia AL-2
- Lac des Places de Moulin (10LG13va) tipologia AL-10 (invaso alpino, profondo, con profondità superiore o uguale a 15 m, siliceo, situato a quota superiore o uguale a 800 m s.l.m. e inferiore a 2000 m s.l.m.)
Segue una rappresentazione cartografica dei laghi tipizzati e le schede di approfondimento degli stessi.
Le informazioni relative ai laghi sono state ricavate dal Catasto laghi, e dal sito della Compagnia Valdostana delle Acque, CVA.
Lac de Goillet
Regione | Valle d'Aosta |
Bacino idrografico | Dora Baltea |
Sottobacino | Torrente Marmore |
Comune | Valtournenche |
Tavoletta IGM (25000) | 29 IV NE MONTE CERVINO |
Tipo | sbarramento |
Immissario | presente |
Emissario | assente |
Area lago (Km2) | 0,5 |
Perimetro (Km) | 2,97062 |
Coordinate x | 396575 |
Coordinate y | 5087198 |
Quota max invaso | 2526 m |
Aree glaciali | presenti ma non calcolate per lo specifico bacino del lago |
copertura di ghiaccio | tardo autunno - primavera |
Utilizzazione | prelievo ad uso idroelettrico, ittica nel periodo estivo |
Anno di costruzione | 1948 |
Tipologia diga/opera | gravità massiccia |
Altezza max diga | 48 |
Capacità d'invaso | 11159000 m3 |
Ampiezza bacino imbrifero | 14 km2 |
Lac de Beauregard
Regione | Valle d'Aosta |
Bacino idrografico | Dora Baltea |
Sottobacino | Dora di Valgrisenche |
Comune | Valgrisenche |
Tavoletta IGM (25000) | 41 IV NO VALGRISENCHE |
Tipo | sbarramento |
Immissario | Doire de Valgrisenche |
Emissario | assente |
Area lago (Km2) | 0,6 |
Perimetro (Km) | 5,80608 |
Coordinate x | 348142 |
Coordinate y | 5052430 |
Quota max invaso | 1710 m |
Aree glaciali | presenti ma non calcolate per lo specifico bacino del lago |
copertura di ghiaccio | tardo autunno - primavera |
Utilizzazione | prelievo ad uso idroelettrico, ittica nel periodo estivo |
Anno di costruzione | 1954 |
Tipologia diga/opera | arco gravità |
Altezza max diga | 132 m |
Capacità d'invaso | 6.800.000 m3 |
Ampiezza bacino imbrifero | 110 km2 |
Lac de Tsignanaz
Regione | Valle d'Aosta |
Bacino idrografico | Dora Baltea |
Sottobacino | Torrente Marmore |
Comune | Valtournenche |
Tavoletta IGM (25000) | 29 IV SE VALTOURNENCHE |
Tipo | sbarramento |
Imissario | Torrent de Tsignanaz |
Emissario | assente |
Area lago (Km2) | 0,7 |
Perimetro (Km) | 4,32971 |
Coordinate x | 390581 |
Coordinate y | 5082075 |
Quota max invaso | 2169 m |
Aree glaciali | presenti ma non calcolate per lo specifico bacino del lago |
copertura di ghiaccio | tardo autunno - primavera |
Utilizzazione | prelievo ad uso idroelettrico, ittica nel periodo estivo |
Anno di costruzione | 1928 |
Tipologia diga/opera | gravità massiccia |
Altezza max diga | 58 m |
Capacità d'invaso | 15.975.000 m3 |
Ampiezza bacino imbrifero | 13 km2 |
Lac des Places de Moulin
Regione | Valle d'Aosta |
Bacino idrografico | Dora Baltea |
Sottobacino | Torrente Buthier |
Comune | Bionaz |
Tavoletta IGM (25000) | 29 IV SO BECCA DI LUSENEY |
Tipo | sbarramento |
Immissario | Torrente Buthier |
Emissario | assente |
Area lago (Km2) | 1,7 |
Perimetro (Km) | 9,90696 |
Coordinate x | 384506 |
Coordinate y | 5084977 |
Quota max invaso | 1968 m |
Aree glaciali | presenti ma non calcolate per lo specifico bacino del lago |
copertura di ghiaccio | tardo autunno - primavera |
Utilizzazione | prelievo ad uso idroelettrico, ittica nel periodo estivo |
Anno di costruzione | 1965 |
Tipologia diga/opera | arco gravità |
Altezza max diga | 155 m |
Capacità d'invaso | 105.000.000 m3 |
Ampiezza bacino imbrifero | 137 km2 |
Attività di monitoraggio e classificazione dei corpi idrici
Il D.Lgs. 152/06, allegato I alla Parte Terza prevede l’individuazione di corpi idrici significativi da monitorare e classificare al fine del raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale.
Sono considerati significativi i laghi aventi superficie dello specchio liquido, riferita al periodo di massimo invaso, pari o superiore a 0,5 Km2 per quelli naturali e 1 Km2 per quelli artificiali oppure, per questi ultimi, con volume di invaso pari ad almeno 5 milioni di m3 o il cui il bacino di alimentazione risulta interessato da attività antropiche che ne possano compromettere la qualità.
Facendo riferimento alle superfici sopra indicate soltanto il Lac des Places de Moulin rientra tra i laghi da monitorare, avendo un’estensione di 1,6 Km2 . Il corpo idrico è stato inoltre ritenuto “non a rischio”, ai fini del raggiungimento degli obiettivi previsti per il 2015, e quindi inserito nella rete di monitoraggio di sorveglianza. Dovrebbe quindi essere monitorato 1 sola volta nei 6 anni di Piano di gestione.
Secondo quanto previsto dal D.M. 260/2010, anche la classificazione per lo stato dei corpi idrici lacustri viene effettuata sulla base della definizione dello stato ecologico e dello stato chimico.
Lo stato ecologico si calcola, come per i fiumi, incrociando il peggiore tra gli elementi biologici con gli elementi fisico-chimici a sostegno e successivamente con gli elementi chimici a sostegno (altri inquinanti specifici). Qualora il giudizio della fase I risulti “elevato”, è necessario provvedere ad una conferma mediante l’esame degli elementi idromorfologici. Se tale conferma risultasse negativa, il corpo idrico è declassato allo stato “buono”.
Gli elementi di qualità biologica previsti nella classificazione dei laghi sono fitoplancton, macrofite e pesci. Per quanto riguarda gli invasi, non è previsto il monitoraggio di macrofite e pesci, conseguentemente nel Lac des Places de Moulin verrà monitorato solo il Fitoplancton (piccoli organismi fotosintetici autotrofi, adattati alla sospensione in una colonna d’acqua, e soggetti al trasporto passivo).
Gli elementi fisico-chimici a sostegno, per quanto riguarda i laghi comprendono i seguenti elementi:
- Fosforo totale
- Trasparenza
- Ossigeno ipolimnio
tenendo conto anche di pH, alcalinità, conducibilità e ammonio.
Nella classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici lacustri, gli elementi di qualità idromorfologica a sostegno vengono valutati, se lo stato ecologico complessivo risulta elevato, attraverso l’analisi del livello e di alcuni parametri morfologici (linea di costa e suo utilizzo, idrologia, interrimento e substrato).
Lo stato chimico viene valutato come per i fiumi osservando che siano soddisfatti per le sostanze dell’elenco di priorità, tutti gli standard di qualità ambientale fissati al punto 2, lettera A.2.6 tabella 1/A, del D. Lgs. 152/06 e s.m.i.
In accordo con gli assessorati regionali competenti è stato deciso di non avviarne il monitoraggio per il I° Piano di gestione, a seguito di una valutazione del rapporto costi/benefici. Le pressioni che insistono sul corpo idrico lacustre, limitandosi al solo periodo estivo (frequentazione turistica e pascolo), non vengono ritenute significative per un’eventuale alterazione dello stato di qualità del lago.
Il D.Lgs. 152/2006 prevede anche la definizione di reti di monitoraggio differenti per corsi d’acqua a specifica destinazione. In Valle d’Aosta sono state individuate acque dolci superficiali idonee alla vita dei pesci ciprinicoli:
Monitoraggio acque dolci superficiali idonee alla vita dei pesci ciprinicoli (acque ciprinicole) : le acque dolci superficiali, designate quali richiedenti protezione o miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci, sono monitorate ai sensi del dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i. In Valle d’Aosta sono monitorati 3 laghi (lago di Villa, nel comune di Challand-Saint-Victor e i laghi di Lillaz est e ovest, nel comune di Saint Marcel). In queste stazioni deve essere verificata la conformità rispetto ad alcuni parametri chimico fisici indicati in tab. 1/B – sez. B, allegato 2 alla parte III del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. I programmi di monitoraggio esistenti ai fini del controllo delle acque idonee alla vita dei pesci sono parte integrante del monitoraggio, di cui al D.M. 260/2010 fino al 22 dicembre 2013 (paragrafo A.3.7).
Per approfondire
Per approfondimenti si rimanda al protocollo di campionamento ufficiale pubblicato da ISPRA sul fitoplancton.