Quando si effettuano misure a radiofrequenza generalmente si è in quelle che, tecnicamente, sono definite condizioni di “campo lontano". In questa situazione il campo elettrico ed il campo magnetico sono legati da un’equazione che permette di ricavare l’uno conoscendo l’altro. Per questo motivo alle alte frequenze si può scegliere se considerare la componente elettrica oppure magnetica del campo e, per una questione di semplicità si misura il solo campo elettrico.

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Nei rilievi ad alta frequenza si fa ricorso a due tipologie differenti di misure (la mappa dei rilievi è visibile a questo link):

Misure a banda larga. Si definiscono a banda larga le misure che quantificano il campo elettrico o magnetico presente in una definita banda di frequenza nel suo insieme, senza discriminare il peso dei diversi contributi in essa compresi.

Queste misure consentono di determinare i livelli di campo elettromagnetico presenti sul territorio per:
• valutare l’esposizione della popolazione;
• verificare la conformità degli impianti esistenti rispetto alle autorizzazioni all’installazione rilasciate dalle strutture regionali competenti;
• accertare il rispetto dei limiti per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettromagnetici definiti dalla normativa nazionale vigente.

rete di monitoraggio rid

 

 

Un sistema tra i più diffusi per questo tipo di misure è quello delle centraline per le misure prolungate nel tempo: con esse si possono effettuare misure in continuo del campo elettrico sul territorio regionale per osservare la variabilità delle emissioni nell’arco della giornata o della settimana. La rete del sistema di monitoraggio è costituita da un centro di controllo locale (presso la sede dell’ARPA Valle d’Aosta) collegato con le centraline periferiche installate sul territorio regionale a seconda delle esigenze.

 

 

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Misure a banda stretta. In contrapposizione a quelle a banda larga sono misure che permettono di conoscere il contributo al campo complessivo dovuto dalle singole sorgenti (stazioni radiofoniche o televisive, canali telefonici ecc..). Queste misure vengono effettuate per accertare il superamento dei limiti e determinare il contributo dei singoli l’impianti. Sono misure che richiedono una strumentazione e delle elaborazioni successive più complesse rispetto alle misure in banda larga.

I metodi di misura sono descritti nelle seguenti norme tecniche:
• Norma CEI 211-7 “Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 10kHz-300GHz, con riferimento all’esposizione umana” e successive appendici;
• Norma CEI 211-10 “Guida alla realizzazione di una Stazione Radio Base per rispettare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici in alta frequenza” e successive varianti.

 

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