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Rapporto Stato Ambiente

Energia e gas climalteranti

Contenuti della sezione corrente
ENER_002 - Emissioni di gas climalteranti o a effetto serra

Presentazione

Descrizione

L’indicatore rappresenta la stima delle emissioni regionali di gas climalteranti, della loro distribuzione spaziale ed evoluzione temporale e dei contributi delle diverse tipologie di sorgente. Rispetto alle altre sostanze di cui vengono calcolate le emissioni in atmosfera, per i gas serra, ed in particolare l'anidride carbonica, sono calcolati anche gli assorbimenti dovuti all'attività vegetale che vanno sottratti alle emissioni antropiche.

Messaggio chiave

Le emissioni di  metano e protossido d’azoto sono particolarmente legate all’attività di allevamento del bestiame, molto sviluppata in Valle d’Aosta, mentre quelle di anidride carbonica vengono prodotte principalmente da trasporti e riscaldamento domestico. L’andamento di tali emissioni registra un trend piuttosto stabile negli ultimi anni. 

Obiettivo

L’obiettivo degli indicatori inerenti alle emissioni dei diversi inquinanti considerati è stimare, a partire dai dati relativi alle sorgenti locali (posizione geografica ed entità delle emissioni), le quantità di sostanza emessa annualmente (in tonnellate/anno) sia sull’intero territorio regionale sia su riquadri di 500 m di lato e confrontarne il quantitativo procapite in Valle d’Aosta con il dato nazionale.  
I principali gas climalteranti sono l’anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) ed il protossido d’azoto (N2O).
L’attenzione generale verso la presenza in atmosfera dei gas responsabili dell’effetto serra è cresciuta enormemente nell’ultimo decennio, in relazione alle variazioni e alla rapidità degli aumenti della temperatura media in molte zone della superficie terrestre, ai conseguenti effetti di variazione sul clima e agli impatti conseguenti sull’ambiente e territorio. L’energia radiante proveniente dal sole viene in parte assorbita dalla superficie terrestre ed in parte riemessa verso l’alto sotto forma di radiazioni infrarosse (radiazioni termiche); una notevole parte di queste radiazioni viene assorbita e poi nuovamente emessa verso la terra dalle molecole dei gas serra presenti nell’atmosfera; il fenomeno è del tutto naturale e chiamato “effetto serra”, termine con cui viene definito il ruolo svolto dall’atmosfera nel processo di riscaldamento della superficie.
Quando le emissioni di queste tre sostanze sono sommate per esprimere la globalità delle emissioni di gas serra, esse vengono “pesate” a seconda del loro “Global Warming Potential” (GWP, potenziale di riscaldamento globale), che rappresenta l'effetto combinato del tempo di permanenza in atmosfera di ogni gas e la relativa efficacia specifica nell'assorbimento della radiazione infrarossa emessa dalla Terra, è una misura di quanto un dato gas serra contribuisca al riscaldamento globale rispetto alla CO2. 

I GWP per i gas serra riportati nell’Inventario Regionale sono:

Sostanza GWP
CO2 1
CH4 28
N2O 265

Le fonti di emissione sono il riscaldamento domestico, i trasporti e l’allevamento.

Ruolo di Arpa

ARPA Valle d'Aosta è responsabile della gestione dell'Inventario regionale delle emissioni inquinanti in aria, i cui dati sono utilizzati per la compilazione del presente indicatore. 

Classificazione

Area tematica SINAnet

Energia

Tema SINAnet

Energia

DPSIR

P

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato

n.a.

Tendenza

stabile 

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 2 2 2

 

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta

Periodicità di aggiornamento

Annuale

Data di aggiornamento

31/12/2022

Copertura temporale

Dal 2000

Copertura territoriale

L’informazione derivante dal presente indicatore riguarda tutta la regione. 

Riferimenti

Inquadramento normativo

  • l. 1 giugno 2002, n. 120 (Ratifica ed esecuzione del Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, siglato a Kyoto l’11 dicembre 1997).
  • l. 15 gennaio 1994, n. 65 (Ratifica Convenzione Quadro UE su cambiamenti climatici).
  • l.r. 30 gennaio 2007, n. 2 (Disposizioni in materia di tutela dall'inquinamento atmosferico ed approvazione del Piano regionale per il risanamento, il miglioramento ed il mantenimento della qualità dell'aria per gli anni 2007/2015).

Relazione con la normativa

La quantificazione dell’indicatore è necessaria per il sistema di valutazione integrata della qualità dell’aria, richiesto dalla normativa. Essa discende inoltre da richieste di riduzione delle emissioni contenute in accordi internazionali ed è esplicitamente prevista dal Piano regionale per il risanamento, il miglioramento e il mantenimento della qualità dell’aria (legge regionale 2/2007): “QA2.c – Aggiornamento dell’inventario delle emissioni”.

Livelli di riferimento

Riduzione delle emissioni di CO2 del 20% al 2020.

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Lo stesso indicatore, con valenza nazionale, è presentato sull’annuario dei dati ambientali redatto da ISPRA e con valenza regionale nelle relazioni stato ambiente delle altre regioni italiane.

Presentazione e analisi

L’informazione, rappresentata nelle mappe seguenti a scopo indicativo su scala regionale, può essere, ovviamente, letta su scala ridotta in modo da approfondire la conoscenza locale.

QUANTITA’ TOTALI ANNUE DI CH4 EMESSE NEL 2022 RIFERITE A MAGLIE DI TERRITORIO DI 500 metri DI LATO 

emissioni ch4 2022 1223

QUANTITA’ TOTALI ANNUE DI N2O EMESSE NEL 2022 RIFERITE A MAGLIE DI TERRITORIO DI 500 metri DI LATO

emissioni n2o 2022 1223

QUANTITA’ TOTALI ANNUE DI CO2 EMESSE O ASSORBITE NEL 2022 RIFERITE A MAGLIE DI TERRITORIO DI 500 metri DI LATO

 emissioni co2 2022 1223

Per la CO2 vengono stimate non solo le emissioni, ma anche gli assorbimenti da parte della vegetazione (valori negativi segnati in verde).

STIMA DELLE QUANTITA’ DI CO2 TOTALI E PER SETTORE EMESSE NEL PERIODO 2018-2022

trend co2 2022 1223

STIMA DELLE QUANTITA’ DI GAS SERRA TOTALI E PER SETTORE EMESSE NEL PERIODO 2018-2022

trend ghg 2022 1223

EMISSIONI STIMATE PER IL 2022 - CO2

Settore tonn/anno percentuale
Trasporti 246.576 34%
Riscaldamento domestico 388.622 46%
Industria 143.684 19%
Altre sorgenti 11.481  1%
Totale 790.363  
Assorbimento forestale -843.747  
Totale al netto degli assorbimenti -53.383  

 

EMISSIONI STIMATE PER IL 2022 - CH4

Settore tonn/anno percentuale
Riscaldamento domestico 539 9%
Gestione combustibili 323 5%
Agricoltura e allevamento 3.077 48%
Gestione rifiuti 2.342 37%
Altre sorgenti 70 1%
Totale 6.351  

 

EMISSIONI STIMATE PER IL 2022 - N2O

Settore tonn/anno percentuale
Trasporti 21 11%
Riscaldamento domestico 9 5%
Agricoltura e allevamento 184 83%
Altre sorgenti

4

1%
Totale 218  

 

EMISSIONI STIMATE PER IL 2022 - totale Gas Serra

Settore tonn/anno percentuale
Trasporti 253.407 24%
Riscaldamento domestico 406.127 40%
Industria 144.612 14%
Agricoltura e allevamento 135.011  13%
Altre sorgenti 86.871 9%
Totale 1.026.028  
Assorbimento forestale -843.747  
Totale al netto degli assorbimenti 182.281  

 

EMISSIONI PRO CAPITE
Confronto con dato nazionale

  CO2 GAS SERRA
  tonnellate emesse pro capite
Italia 6 7
Valle d'Aosta 6 8

 

INCIDENZA DELLE SORGENTI EMISSIVE
Confronto con dati nazionali

vda naz co2 2022 1223

vda naz ghg 2022 1223

Le emissioni totali di metano (CH4) e di protossido d'azoto (N2O) sono attribuite essenzialmente ai settori dell’allevamento ed hanno variazioni nel corso degli anni legati in particolare all'andamento degli assorbimenti da parte della vegetazione che sono molto dipendenti dal clima registrato.

L’anidride carbonica (CO2), che è anche un componente naturale dell’atmosfera, è principalmente emessa dai trasporti e dal riscaldamento residenziale. Tale sostanza, rispetto alle altre esaminate nell’inventario regionale, presenta anche un termine di assorbimento dovuto al ciclo fotosintetico delle piante legato ai boschi, ai pascoli e ai terreni agricoli che per il 2022 risulta preponderante rispetto alle emissioni.

La distribuzione sul territorio regionale delle emissioni di gas climalteranti è generalmente correlata alle attività antropiche ed è quindi concentrata soprattutto nella valle centrale. Per l’anidride carbonica si evidenzia la vasta area di assorbimento, corrispondente con la presenza di boschi. L’assorbimento supera del 7% le emissioni complessive.

Le emissioni pro capite di CO2 sono uguali alla media nazionale mentre quelle di gas serra risultano di poco inferiori. Per quanto riguarda l’incidenza delle sorgenti emissive, si evidenzia, confrontando col livello nazionale, la preponderanza del settore IPCC "energia" (riscaldamento e trasporti) per entrambi i territori, la maggior importanza dell'industria a scala italiana e quella dell'allevamento a scala valdostana.

ENER_003 - Il sequestro di carbonio da parte della vegetazione

Presentazione

Descrizione

L'indicatore riporta il sequestro annuale di carbonio da parte della vegetazione (scambio ecosistemico netto di CO2), misurato in un pascolo alpino (IT-Tor) appartenente alla rete europea per la misura dei gas a effetto serra, ICOS.

Messaggio chiave

L'ecosistema rimuove CO2 dall'atmosfera, uno dei più importanti gas ad effetto serra, ma con un'intensità variabile di anno in anno.

Obiettivo

Valutare l'impatto del cambiamento climatico sullo scambio di CO2 tra vegetazione e atmosfera e quantificare il ruolo di mitigazione dell'effetto serra da parte degli ecosistemi vegetali.

Ruolo di Arpa

Realizzazione delle misure ed elaborazione dei dati

Classificazione

Area tematica SINAnet

Atmosfera - Biosfera

Tema SINAnet

Clima

DPSIR

S

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato*

non applicabile 

Tendenza*

non applicabile 

* La serie di dati è ancora troppo breve per evidenziare tendenze statisticamente significative

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

 1  1

 

Proprietà del dato

ARPA VdA 

Periodicità di aggiornamento

Annuale 

Data di aggiornamento

31/12/2022

Copertura temporale

2009 - 2022

Copertura territoriale

Il monitoraggio del ciclo del carbonio, che permette l'elaborazione dell'indicatore, viene realizzato in un pascolo alpino situato nel comune di Torgnon ad una quota di 2160 m slm. 

Riferimenti

Inquadramento normativo

L’indicatore non ha riferimenti normativi

Relazione con la normativa

L’indicatore non ha riferimenti normativi 

Livelli di riferimento

Non è possibile definire livelli di riferimento. Infatti pur considerando ecosistemi analoghi (pascoli o praterie alpini) il bilancio annuale del carbonio di un ecosistema può variare notevolmente in relazione a molteplici fattori: meteorologia, disturbi (tagli, pascolamento, ...), altitudine, specie che compongono la comunità considerata.

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

Non presenti

Presentazione e analisi

L'indicatore riporta lo scambio ecosistemico netto di CO2 (Net Ecosystem Exchange - NEE) di un pascolo alpino. L'NEE è una quantità fondamentale nel monitoraggio degli ecosistemi e nella valutazione delle loro risposte al cambiamento climatico; è definita come il bilancio tra la quantità di carbonio sottratta all'atmosfera attraverso la fotosintesi e la quantità di carbonio rilasciata in atmosfera attraverso la respirazione di piante e microorganismi del suolo. Valori negativi di NEE indicano assorbimento di CO2 da parte dell'ecosistema, mentre valori positivi significano rilascio di CO2 verso l'atmosfera. Fattori meteorologici (temperatura, umidità, precipitazione, irraggiamento solare) ed ecologici (tipologia di ecosistema, comunità vegetale, fenologia...) influenzano il bilancio del carbonio alle diverse scale temporali: giornaliera, stagionale, annuale e interannuale

FIG 1 INDICATORE CARBONIO small

Fig 1: Sito di monitoraggio del ciclo del carbonio nel pascolo di Tellinod a Torgnon.

L'immagine mostra il pascolo di Tellinod (comune di Torgnon - 2160 m slm) e la strumentazione utlizzata per le misure. L'NEE viene quantificato mediante il metodo eddy covariance, una tecnica micrometeorologica che valuta gli scambi di CO2 tra vegetazione e atmosfera, attraverso la misurazione simultanea e ad alta frequenza della velocità e direzione del vento e delle concentrazioni di CO2. Il sito di Torgnon (IT-Tor) è inserito in ICOS rete europea di misura dei gas a effetto serra.

fig 2 indicatore carbonio 2022

Fig 2: Scambio di carbonio netto (NEE) cumulato negli anni di monitoraggio

Il grafico presenta i valori di NEE cumulati annuali, dal mese di gennaio a quello di dicembre, per ogni anno di monitoraggio (barre grigie). Valori negativi indicano sequestro di CO2 (l'ecosistema rimuove CO2 dall'atmosfera), valori positivi indicano rilascio di CO2 verso l'atmosfera. La linea rossa  indica il valore medio osservato nel periodo 2009-2021.

Commenti

L'ecosistema sequestra mediamente circa 120-140 gCm-2a-1, ma tale valore varia di anno in anno in funzione delle condizioni climatiche. Il 2021 è stato un anno con condizioni meteorologiche complessive tali da favorire il sequestro di carbonio.