Monitoraggio dei corsi d’acqua
Lo scopo del monitoraggio ambientale delle acque superficiali è quello di verificare lo stato di qualità dei corsi d’acqua e dei laghi regionali considerati significativi.
I Piani di monitoraggio hanno durata sessennale, come previsto dalla normativa nazionale e in linea con i Piani di Gestione del distretto del fiume Po:
- 1° Piano di Gestione 2010-2015;
- 2° Piano di Gestione 2016-2021 (anni di monitoraggio 2014-2019);
- 3° Piano di gestione 2022-2027 (anni di monitoraggio 2020-2025).
Il processo di classificazione del 3° PdGPo (in corso) si applica a:
- 168 corpi idrici fluviali (di cui 132 effettivamente monitorati);
- 1 invaso (non monitorato a seguito di una valutazione costi/benefici poiché privo di pressioni).

Lo stato di qualità dei corpi idrici superficiali viene definito dal valore più basso tra il suo stato ecologico o potenziale ecologico e il suo stato chimico secondo il principio del “one out, all out”.

Per la definizione di stato chimico occorre monitorare le concentrazioni di inquinanti presenti in un elenco di priorità (Tab. 1/A del D. Lgs. 172/2015) come metalli, solventi e/o fitosanitari. I corpi idrici che soddisfano, per le sostanze di questo elenco, tutti gli standard di qualità ambientale (SQA) sono classificati in buono stato chimico.
Lo stato ecologico viene espresso per tutti i corpi idrici naturali, mentre il potenziale ecologico viene formulato per i corpi idrici fortemente modificati (CIFM), cioè quei corsi d’acqua che hanno subito profonde alterazioni idromorfologiche e, a causa di queste, non sono più in grado di raggiungere il buono stato ecologico.
Alla definizione di stato/potenziale ecologico, visti come espressione della qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici, concorre la valutazione di più elementi combinati tra loro come da schema seguente:

Gli Elementi di Qualità Biologica (EQB) dei corsi d’acqua sono:

In Valle d’Aosta vengono monitorati i macroinvertebrati bentonici e le diatomee epilitiche.
Gli elementi fisico-chimici a sostegno vengono valutati attraverso un singolo descrittore chiamato LIMeco (Livello di Inquinamento dai Macrodescrittori per lo stato ecologico) che descrive la qualità delle acque correnti per quanto riguarda i nutrienti e l’ossigenazione.

La valutazione degli elementi chimici a sostegno (inquinanti specifici), avviene mediante ricerca di sostanze non appartenenti all’elenco di priorità, i cui standard di qualità ambientale (SQA) sono forniti in Tab. 1/B del D. Lgs. 172/2015.
Per quanto riguarda gli elementi idromorfologici, la normativa vigente (D.M. 260/2010) prevede la valutazione di elementi come il regime idrologico, la continuità fluviale e le condizioni morfologiche, rielaborati nell’indice IDRAIM che si basa sul confronto dei risultati ottenuti applicando l’Indice di Alterazione del Regime Idrologico (IARI) e l’Indice di Qualità morfologica (IQM).

Lo stato/potenziale ecologico e lo stato chimico sono sintetizzati rispettivamente in cinque classi e due classi di qualità, associate a dei colori convenzionali:
Se il buono stato chimico è raggiunto, è lo stato/potenziale ecologico a determinare lo stato ambientale. La normativa europea e nazionale richiede che sia raggiunto l’obiettivo di almeno buono stato ambientale.
È possibile consultare il geoportale con i risultati dei monitoraggi e la classificazione oppure le relazioni annuali.