11/10/2017 - Venerdi 6 ottobre, presso la sala conferenze della BBC Valdostana di P.zza Arco d’Augusto, si è tenuta una conferenza, organizzata da Edileco, dal titolo “Qualità dell’aria, risparmio energetico e stili di vita”. Arpa ha partecipato all’evento che ha illustrato la qualità dell’aria in Valle d’Aosta, i principali inquinanti ed il loro andamento annuale (presentazione ARPA). Nel corso dell’ intervento si è posta l’attenzione in principal modo a polveri, biossido di azoto e B(a)pirene in quanto sostanze estremamente dannose per la salute e ben rappresentative del fenomeno dell’inquinamento nella nostra realtà cittadina. In seguito ad un excursus sulle serie storiche dei dati per evidenziare come, nel tempo, ci siano stati alcuni cambiamenti nell’andamento medio di questi inquinanti, l’attenzione è stata poi rivolta alle diverse fonti che li generano. Sebbene Aosta sia caratterizzata da una qualità dell’aria migliore rispetto a quella di altri centri urbani italiani del nord Italia, i fattori di pressione ambientale sono quelli tipici di tutte le città: traffico veicolare, sistemi di riscaldamento e stabilimenti industriali (nella nostra realtà cittadina, identificabili principalmente con l’azienda siderurgica Cogne Acciai Speciali). Gli aspetti ancora da migliorare riguardano, in particolar modo, la presenza di concentrazioni, non trascurabili, di alcuni metalli pesanti (soprattutto il Nichel), emessi nel processo di produzione e lavorazione dell’acciaio ed il benzo(a)pirene, idrocarburo fortemente cancerogeno, la cui fonte di origine è soprattutto la combustione di biomassa. La crisi economica dell’ultimo decennio ha riportato, nella nostra regione come in tutto il resto d’Italia, ad un impiego della legna (e dei suoi derivati) come combustibile per il riscaldamento domestico: a fronte di un significativo risparmio economico, il suo utilizzo, tuttavia, contribuisce notevolmente all’aumento delle concentrazioni in atmosfera dei microinquinanti, in particolar modo del benzo(a)pirene. Tanto più che, nella maggior parte dei casi, le stufe utilizzate sono vecchie, prive di filtri, e che la biomassa utilizzata molte volte non è quella più adatta a tale scopo. Ulteriore fonte di benzo(a)pirene sono anche gli abbruciamenti di biomassa, abitudine fortemente radicata nella cultura rurale valdostana: tale pratica, visto il suo forte impatto ambientale, è stata di recente regolamentata con il DGR n.1258 del 18/09/2017. Nel corso della serata è intervenuto, a tal proposito, anche il dott.G. Zanini dell’Enea che ha sintetizzato le politiche e gli stili di vita che occorrerebbe adottare per far fronte al complesso problema dell’inquinamento atmosferico.  L'evento si è concluso con due interventi di due aziende che hanno presentato la loro esperienza nell'ambito della costruzione di case ecocompatibili e della mobilità ecosostenibile,  Su quest'ultimo fronte, la Valle d’Aosta, risulta eccellente per i tantissimi impianti di ricarica presenti sul territorio regionale, ma il numero di veicoli elettrici circolanti appare davvero esiguo (30). 

 

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                          Dati della qualità dell'aria 2016-Fonte ARPA Valle d'Aosta

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