Il lavoro di tesi nasce dalla collaborazione tra l'Università della Valle d'Aosta e l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Valle d'Aosta con lo scopo di progettare percorsi didattici per tradurre l'ambiente valdostano ai bambini della scuola primaria.

La tesi si inserisce nell'ambito della ricerca pedagogica della Teoria delle Intelligenze Multiple di Howard Gardner, che a partire dagli anni 80, teorizza l'esistenza di diverse forme di abilità intellettive, coesistenti in modo variabile in ogni individuo. Tra le diverse forme di intelligenza Gardner individua anche l'intelligenza naturalistica, caratterizzata dall'abilità di vivere e sentire intimamente un rapporto con il mondo naturale nelle sue espressioni viventi e non viventi. Negli stessi anni e nella stessa università (Harvard, MA) Edward O. Wilson propone l'ipotesi della biofilia, definita come "l'innata tendenza a concentrare l'attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che la ricorda, e in alcuni casi ad associarvisi emotivamente" (Wilson, 2004). Con la crescita e il relativo sviluppo cognitivo, tuttavia, questa naturale predisposizione rischia di essere compromessa, o addirittura atrofizzata, a causa dell'educazione ricevuta e del contesto socio - culturale in cui ognuno vive.

In particolare, l'interazione tra uomo, acqua e ambiente è da sempre molto articolata e complessa. Nell'ambito della scuola primaria è particolarmente importante far comprendere ai bambini l'importanza dell'acqua, e più in generale, delle azioni che si compiono nei confronti del pianeta in quanto possono avere ripercussioni anche lontane nel tempo e nello spazio.

La Direttiva Quadro delle Acque (2000-60-CE) e i successivi decreti di recepimento e attuazione hanno introdotto un approccio alla valutazione dello stato di qualità dei corpi idrici superficiali fortemente incentrato sullo stato delle comunità biologiche dell'ecosistema fiume (alghe diatomee, macrofite acquatiche, macroinvertebrati bentonici e pesci) e sul loro grado di scostamento dalla situazione ambientale attesa. Di fatto, le piante e gli animali acquatici sono usati come bioindicatori del livello di alterazione del corso d'acqua.

La tesi sperimentale è stata articolata secondo i seguenti obiettivi:

  • sensibilizzare alla presenza e all'importanza dell'acqua nell'ambiente e riflettere sull'interazione dell'uomo con essa;
  • far sentire i bambini soggetti attivi nell'ambiente e per l'ambiente e promuovere comportamenti corretti e responsabili;
  • motivare all'osservazione e alla scoperta;
  • indurre all'autonomia del giudizio;
  • promuovere la disponibilità a considerare le proprie e altrui opinioni e confrontarle con i fatti oggettivi;
  • potenziare l'intelligenza naturalistica dei bambini attraverso un intervento di educazione ambientale che alimenti e rafforzi il loro istinto biofilico (re)imparando ad avere un rapporto con il mondo naturale e con le sue specie viventi

Progettare un percorso didattico che affronti in modo esaustivo tutte le tematiche relative all'acqua è molto difficoltoso e dispersivo. Di conseguenza, per l'attuazione della tesi, sono stati selezionati alcuni argomenti per illustrare ai bambini le connessioni tra l'acqua e il territorio in cui vivono, inducendo una maggior consapevolezza e attivando comportamenti corretti e responsabili. Ogni intervento ha previsto stimoli informativi relativi al paese di residenza dei bambini (Hône) o strettamente riferiti ad esso. Questa condizione ha favorito la partecipazione di tutti gli alunni in quanto ognuno possedeva molte (pre)conoscenze in merito. I bambini sono stati "messi in situazione" in modo da sperimentare personalmente il fenomeno e interiorizzarlo con la modalità a loro più consona.

Negli interventi didattici, realizzati in una classe di scuola primaria (secondo ciclo), l'acqua ha rappresentato un filo conduttore che ha permesso di affrontare e sperimentare concetti relativi a diverse discipline quali scienze della vita, scienze della terra, fisica ed educazione ambientale.

L'approccio prioritario adottato è stato il metodo sperimentale che favorisce la conquista dell'autonomia e la capacità di risolvere problemi, indispensabili per l'agire quotidiano del bambino. Inoltre l'esperimento stimola la naturale curiosità e il desiderio di comprendere il mondo, tipica dei bambini.

Sono state utilizzate diverse tecnologie informatiche mediante utilizzo in classe di un PC con video proiettore per supportare:

  • la presentazione animata in Power Point per supportare gli intereventi in classe, con collegamenti ipertestuali a video - interviste al personale ARPA che si occupa di monitorare e analizzare acqua, falde acquifere e e torrenti,
  • i collegamenti tramite Skype con il personale ARPA coinvolto nel progetto,
  • i percorsi di google Earth per l'utilizzo di foto aeree dell'aree circostante la scuola, il comune e il torrente Ayasse,
  • la consultazione di siti web interattivi orientati al comportamento e all'utilizzo responsabile dell'acqua.

I materiali utilizzati in classe sono disponibili qui.

Tra i vari esperimenti attuati in classe e a casa, è stato costruito un modellino di falda acquifera utilizzato in aula direttamente dagli alunni per indagare le ricadute nel tempo e nello spazio delle possibili interferenze delle attività umane con i corpi idrici sotterranei (ad esempio nel caso di dispersione di sostanze tossiche). A seguito degli esperimenti, i bambini si sono chiesti come si fa a controllare lo stato di salute dell'acqua che beviamo ed è stata loro presentata l'ARPA ovvero l'ente preposto al monitoraggio e al controllo dello stato di salute dell'ambiente.

Sono stati inoltre effettuati un incontro e un'uscita con la partecipazione di un esperto ARPA in cui sono stati raccolti macroinvertebrati acquatici nel vicino torrente, trasportati in classe, osservati mediante microscopio binoculare e lenti di ingrandimento e successivamente liberati nel punto di prelievo. L'attività ha permesso di formulare un primo voto di qualità del corso d'acqua, successivamente validato dalle analisi condotte in ARPA e comunicate alla classe nei giorni successivi tramite collegamento via Skype in classe.

La riflessione metacognitiva che ha seguito la fase di sperimentazione costituisce l'occasione per un ritorno riflessivo che ha aiutato i bambini a prendere coscienza delle strategie messe in campo in modo euristico e a stabilizzarle in procedure disponibili per nuove situazioni-problema.

La tesi costituisce l'inizio di una collaborazione tra Università della Valle d'Aosta e ARPA finalizzata alla approfondimento didattico ed educativo di altri temi ambientali inerenti il territorio valdostano.

La versione completa della tesi di laurea è scaricabile in formato PDF cliccando qui.

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