6 febbraio 2024 - La Grotta di Bossea, in Val Corsaglia nel Comune di Frabosa Soprana in provincia di Cuneo (Piemonte), con ingresso a 836 m di quota, è fra le più belle ed importanti grotte turistiche italiane per grandiosità d'ambienti, varietà di concrezioni e ricchezza d'acqua, con rapide, cascate e laghi. La sua parte inferiore è stata attrezzata, fin dal 1874, per le visite diventando così la prima grotta italiana aperta al pubblico.

Il Laboratorio Carsologico Sotterraneo della Grotta di Bossea

All’interno della Grotta nel 1969 è stata istituita la Stazione Scientifica, poi trasformata in Laboratorio Carsologico Sotterraneo di Bossea, con finalità di studio, tutela e valorizzazione dell’ambiente carsico.

Le attività in continuo sviluppo nel corso degli anni, e variamente estese a diversi siti della grotta, sono oggi gestite dalla Struttura Operativa Bossea del CAI Centrale, in collaborazione operativa con

Le attività di ricerca vengono condotte negli ambiti della Idrogeologia Carsica, Meteorologia Ipogea, Radioattività Naturale, Biospeleologia.

Interno della Grotta di Bossea  dettaglio dell'interno della Grotta di Bossea

Dai primi anni ‘80 sono iniziati gli studi di misure di radioattività ambientali, riguardanti in particolare il radon, sia in atmosfera che in acqua, e gli studi sono attualmente condotti dal Laboratorio Carsologico Sotterraneo di Bossea del CAI, insieme con l’ARPA  Piemonte, con l’ARPA Valle d’Aosta e con il Politecnico di Torino.

Si tratta dunque di un esempio virtuoso di collaborazione fra enti con specializzazioni differenti che operano in sinergia.

Questa collaborazione trasversale permette lo studio e l’approfondimento delle dinamiche di generazione, diffusione e scambio tra acqua, rocce e atmosfera del radon, in equilibrio con le condizioni meteorologiche e ambientali, conoscenze che, applicate con i dovuti adeguamenti specifici ai territori, sono importanti anche per la prevenzione delle ricadute sulla salute umana.

Gli obiettivi del recente incontro e il compito degli operatori ARPA

A fine mese di gennaio, tutti gli attori si sono incontrati a Bossea e riuniti presso il laboratorio per far fronte a due problematiche operative che si sono verificate nei mesi precedenti.

esperti dei vari enti si sono ritrovati per risolvere alcune problematiche operative

Problema 1

A causa di problemi dell’impianto elettrico della grotta, nei mesi scorsi si è disattivata l’alimentazione delle resistenze e delle lampade che mantengono costante l’umidità e la temperatura degli apparati di misura, portando alla formazione eccessiva di condensa che aveva causato lo spegnimento di alcuni, compromettendone addirittura il funzionamento.

Durante l’intervento sono stati reinstallati gli strumenti danneggiati, che nel frattempo erano stati inviati a riparazione.

esperti al lavoro per riposizionare gli strumenti danneggiati da un problema all'impianto elettrico

Esperti dei diversi Enti al lavoro per riposizionare gli strumenti danneggiati da un problema all'impianto elettrico

6

Si lavora alla risoluzione del problema causato da un malfunzionamento dell'impianto elettrico

Problema 2

Il secondo problema da risolvere riguardava i risultati ottenuti dalle elaborazioni dei dati del controllo in continuo dell’attività del radon in acqua corrente, fatta affluire con condutture impermeabili direttamente dai vari punti di prelievo al laboratorio e ivi soggetta a degassificazione.

Tali dati apparivano non conformi con le misure effettuate direttamente sull’acqua prelevata negli stessi punti.

I tecnici di ARPA Piemonte e ARPA Valle d’Aosta hanno messo in esercizio nel laboratorio un kit, ideato e costruito in proprio, per la degassificazione e misura in continuo della concentrazione di attività di radon in acqua, al fine di confrontare i dati ottenuti dai vari sistemi.

Sistema di degassificazione

Il sistema di degassificazione e misura in continuo della concentrazione di attività di radon in acqua

 un momento di analisi dei dati ottenuti

Un momento di confronto e analisi dei dati ottenuti

Questo confronto ha confermato la discrepanza con quanto rilevato dalla catena di misura del laboratorio, confermando problemi insorti in quest’ultimo sistema.   

Al fine di validare ulteriormente le misure effettuate, sono stati prelevati in contenitori sigillati alcuni campioni di acqua da analizzare successivamente nei laboratori delle ARPA.

Inoltre, è stato anche portato in ARPA Valle d’Aosta un contenitore di raccolta per degassificazione, componente di una catena di misura in continuo di concentrazione radon in acqua del laboratorio, in modo da caratterizzarne compiutamente il funzionamento.

contenitore di raccolta per degassificazione

Contenitore di raccolta per degassificazione portato in ARPA Valle d'Aosta per verificarne il corretto funzionamento

Valutazione attuale: 5 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella attiva
 
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.