21 febbraio 2024 - Un Paese in linea con gli obiettivi europei e di sviluppo sostenibile per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che raggiunge buoni livelli di raccolta differenziata dei rifiuti e diminuisce lo smaltimento in discarica. Continua il lento miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto del particolato PM2,5 buoni risultati con l’agricoltura biologica, aumentano i controlli agli impianti produttivi.

Meno bene la situazione delle emissioni di gas serra, l’incidenza del turismo sui rifiuti urbani, la produzione di rifiuti speciali e il consumo di suolo. Stabile la situazione dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici, della gestione delle aree protette e del rumore.

È questo il quadro nazionale che emerge dal quarto “Rapporto Ambiente” di SNPA, presentato oggi alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin: un’analisi in 21 punti sullo stato dell’ambiente in Italia, per capire quali trend stanno andando nella direzione giusta e quali no, cosa risulta stabile, quali elementi andrebbero maggiormente indagati e migliorati.

Un quadro complessivo buono, ma che richiede attenzione e impegno costanti.

Una sezione del Rapporto è dedicata alle migliori azioni messe in campo dal Sistema nazionale SNPA (composto da Ispra e dalle Agenzie ambientali Arpa/Appa) sulle principali tematiche ambientali.

Gli indicatori che popolano il Rapporto Ambiente sono utili a monitorare gli obiettivi fissati dal Green Deal europeo, dall’Agenda 2030, dalla Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e dall’Ottavo programma d’azione ambientale.

Sintesi del rapporto

Rapporto Ambiente SNPA - Edizione 2023

copertina rapporto ambiente 2023

I focus di ARPA Valle d'Aosta

Oltre ad aver contribuito al popolamento degli indicatori che caratterizzano il Rapporto, con dati e informazioni che si riferiscono alla nostra regione, abbiamo predisposto i focus:

Le water towers alpine nella crisi idrica del 2022 (pag. 102)

L'approfondimento rappresenta un'analisi dei molti ruoli svolti dalle montagne, tra i quali quello di “serbatoi d’acqua” (water towers), utili anche a compensare il deficit delle precipitazioni estive, tipico dei climi italiani; il focus fa il quadro dell’evoluzione stagionale degli impatti del cambiamento climatico sulla disponibilità idrica, dalla riserva idrica nivo-glaciale alla falda, e della relazione con i fabbisogni irrigui nel territorio della Valle d’Aosta.

Nuovi indicatori per l’individuazione e lo studio di aree quiete per il ristoro dagli effetti nocivi dell’esposizione al rumore (pag. 138)

L'approfondimento presenta uno studio sull’impiego di nuovi indicatori per l’individuazione e la caratterizzazione delle “aree quiete”, zone, richieste dalla normativa nazionale ed europea, dove la qualità acustica deve essere preservata e tutelata anche per una rigenerazione psicofisica delle persone che ne usufruiscono. La sperimentazione ha riguardato descrittori capaci di trattare separatamente eventi sonori improvvisi e chiaramente distinguibili, dal rumore di fondo per la valutazione del loro contributo alla caratterizzazione dell’ambiente sonoro.

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