Presentazione

Descrizione

L’indicatore quantifica la produzione, sul territorio valdostano, dei rifiuti derivanti da attività produttive e di servizi non assimilabili ai rifiuti urbani e non contenenti sostanze pericolose. 

Messaggio chiave

Nel quadriennio considerato, la produzione complessiva sul territorio regionale dei rifiuti speciali non pericolosi senza C&D si è mantenuta abbastanza costante.  Solo nel 2009 si è verificato un considerevole calo, a causa dalla crisi produttiva del principale impianto industriale valdostano.
Dal 2008 la quantità di rifiuti speciali non pericolosi da C&D avviati a smaltimento è notevolmente diminuita. Tale diminuzione può essere, in parte, imputata al fatto che in base alla l.r. 31/2007, dal 30 giugno 2008, non è più possibile conferire nelle discariche di inerti presenti sul territorio regionale “terre e rocce da scavo”.
I quantitativi di rifiuti da C&D avviati a recupero hanno un andamento altalenante nel tempo e questo è indice del mancato decollo di questa tipologia di attività. 

Obiettivo

L’indicatore quantifica la produzione, sull’intero territorio regionale, di rifiuti speciali non pericolosi, cioè di rifiuti derivanti da attività produttive e di servizi non assimilabili ai rifiuti urbani e non contenenti sostanze pericolose.
Vengono quantificati in modo separato i rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività di costruzione e demolizione (rifiuti speciali non pericolosi da C&D). In questa particolare tipologia di rifiuti rientrano sia i classici residui derivanti da attività di demolizione e costruzione (cemento, mattoni, mattonelle e sfridi degli stessi, materiali metallici residuali), sia i materiali sedimentati sul fondo di bacini idroelettrici e che, per questioni di manutenzione dei bacini stessi, periodicamente devono essere dragati o asportati. Inoltre, per i rifiuti speciali non pericolosi da C&D, l’indicatore fornisce anche delle informazioni relative alla gestione (recupero o smaltimento).
Vengono riportati i dati dal 2006 al 2010.

Ruolo di Arpa

Acquisizione, bonifica ed elaborazione dei dati e dell'indicatore.

Classificazione

Area tematica SINAnet

Rifiuti

Tema SINAnet

Produzione rifiuti

DPSIR

P

Determinanti - Pressioni - Stato - Impatto - Risposte

Valutazione

Stato*

medio 

Tendenza**

vedi note

* La produzione di rifiuti speciali non pericolosi è comunque costante negli anni a parte il calo riscontrato nel 2009 , riconducibile alla crisi produttiva del principale impianto industriale valdostano.

** Produzione = stabile e Gestione rifiuti C&D = ascendentela migliore gestione dei rifiuti da C&D ha consentito una diminuzione dei quantitativi di rifiuti da C&D smaltiti in discarica.

Informazione sui dati

Qualità dell'informazione

Rilevanza

Accuratezza

Comparabilità nel tempo

Comparabilità nello spazio

1 2 2 2

I dati di popolamento di questo indicatore derivano dall’elaborazione, da parte della Sezione regionale del Catasto rifiuti dell’ARPA Valle d’Aosta, dei dati MUD (Modello unico di dichiarazione ambientale), dichiarazione annuale dei quantitativi di rifiuti prodotti e/o gestiti. La dichiarazione MUD è soggetta a notevoli errori di compilazione che, solo in minima parte, possono essere eliminati in fase di elaborazione dei dati stessi.
Inoltre, i dati di produzione di rifiuti speciali non pericolosi da C&D sono calcolati da quanto dichiarato nel MUD come smaltito e/o recuperato da impianti valdostani che trattano queste tipologie di rifiuti (si stima un 100% del gestito nel nostro territorio regionale come prodotto in Valle d’Aosta ma sicuramente una parte del prodotto è, in questi ultimi anni, smaltita o recuperata fuori regione). 

Proprietà del dato

ARPA Valle d'Aosta.

Periodicità di aggiornamento

Annuale, non relativo all’anno corrente ma a due anni prima (es. nel 2012 si acquisiscono i dati relativi al 2010).

Data di aggiornamento

31/12/2010

Copertura temporale

Dal 2001

Copertura territoriale

Intero territorio regionale. I dati di produzione dei rifiuti speciali non pericolosi senza C&D sono suddivisi per sottoambiti territoriali ottimali - SubATO (Comunità Montane e Comune di Aosta). 

Riferimenti

Inquadramento normativo

  • d.lgs. 152/2006 - parte terza: Gestione dei rifiuti, imballaggi e bonifica dei siti inquinati (artt. 179, 180 e 189)
  • l.r. 31/2007 - Nuove disposizioni in materia di gestione dei rifiuti 

Relazione con la normativa

La normativa pone la riduzione della produzione di rifiuti al primo posto nella gerarchia di gestione rifiuti. 

Livelli di riferimento

Non applicabile

Indicatori analoghi presenti in altre relazioni

“Produzione di rifiuti speciali” - Annuario dei dati ambientali 2011 – ISPRA 

Indicatori correlati nella presente relazione

Presentazione e analisi

Produzione rifiuti speciali non pericolosi senza C&D

1 rif spec nn peric

Produzione RS non pericolosi senza C&D (kg/anno)

2007

2008

2009

2010

Aosta

84.337.398

84.971.085

53.055.709

80.948.786

C. M. Valdigne Mont Blanc

672.871

610.361

583.022

784.183

C. M. Gran Paradis

558.459

330.099

201.270

251.178

C. M. Grand Combin

357.070

198.187

69.440

73.646

C. M. Monte Emilius

13.074.496

12.344.909

9.069.142

18.574.860

C. M. Monte Cervino

1.769.029

1.689.594

2.672.224

2.512.118

C. M. Evançon

10.997.617

7.090.660

7.077.431

5.522.076

C. M. Mont Rose

1.614.634

2.236.451

1.992.504

2.145.901

C. M. Walser

80.310

10.387

31.344

27.928

Totale Valle d'Aosta

113.461.885

109.481.731

74.752.086

110.840.676

La maggiore produzione di rifiuti speciali non pericolosi senza C&D si ha nel comune di Aosta, soprattutto per la presenza del principale impianto industriale valdostano, la Cogne Acciai Speciali SpA, che produce scorie di fusione e scaglie di lavorazione. Produzioni rilevanti si osservano anche nella Comunità Montana Monte Emilius, nel cui territorio, nei comuni di Brissogne e Pollein, hanno sede il più grande impianto di depurazione regionale, il centro regionale di trattamento rifiuti urbani e assimilati e lo stabilimento industriale Heineken Italia SpA, oltre a numerose attività commerciali e artigianali. Ancora produzioni di una certa rilevanza si osservano nella Comunità Montana Evançon, sede, in comune di Verrès, di molti impianti industriali di dimensioni medio-piccole.
Nel quadriennio considerato, la produzione complessiva sul territorio regionale si è mantenuta abbastanza costante.  Solo nel 2009 si è verificato un considerevole calo a causa della riduzione dei rifiuti prodotti dalla Cogne Acciai Speciali (CAS). Tale riduzione è conseguenza della scarsa attività produttiva che la ditta ha dovuto affrontare, in quell’anno, per la crisi economica.
Per la presenza della CAS, l’andamento della produzione complessiva sul territorio regionale rispecchia quello del Comune di Aosta.
Nelle Comunità Montane Monte Emilius e Evançon la produzione di rifiuti speciali non pericolosi senza C&D è in diminuzione . Fa eccezione il dato anomalo di produzione, relativo all’anno 2010, nei comuni di Pollein e Brissogne della Comunità Montana Monte Emilius, correlabile ad una elevata produzione di percolato da discarica e fanghi di depurazione civile e industriale.

Produzione e avvio a smaltimento o recupero di rifiuti speciali non pericolosi da costruzione e demolizione (C&D) espressi in t/anno

 

2006

2007

2008

2009

2010

Smaltimento  C&D

130.966

174.570

97.177

69.765

74.427

Recupero altri C&D

12.634

42.173

21.662

23.099

44.836

Recupero Fanghi

10.985

278.441

144.651

0

212.550

Produzione Totale C&D

154.585

495.184

263.489

92.864

331.813

 2 rif spec nn peric c&d

3 c&d fanghi

La produzione di rifiuti speciali non pericolosi da costruzione e demolizione (C&D), con andamento un po’ altalenante nel tempo e un picco nel 2007 dovuto alla notevole produzione di fanghi di dragaggio da bacini idroelettrici, è quella quantitativamente più rilevante in Valle d’Aosta.
Dal 2008, la quantità di rifiuti speciali non pericolosi da C&D avviati a smaltimento è notevolmente diminuita. Tale diminuzione può essere, in parte, imputata al fatto che in base alla l.r. 31/2007, dal 30 giugno 2008, non è più possibile conferire nelle discariche di inerti presenti sul territorio regionale “terre e rocce da scavo”. Per favorire il riutilizzo proprio delle “terre e rocce da scavo” l’Amministrazione regionale ha messo a disposizione dei professionisti, delle imprese e dei cittadini una bacheca on-line per consentire l'incontro tra la domanda e l'offerta di questi materiali.
I quantitativi di rifiuti da C&D avviati a recupero hanno un andamento altalenante nel tempo e questo è indice del mancato decollo di questa tipologia di attività, nonostante le politiche di incentivo all’utilizzo di materiali riciclati da esse derivanti portate avanti dal governo regionale in questi anni.
I fanghi di dragaggio di bacini idroelettrici sono sostanzialmente avviati a recupero attraverso il loro riutilizzo come materiali di colmazione di depressioni naturali nell’ambito di interventi di bonifica agraria. Tali fanghi vengono comunque sempre ricoperti con almeno 50 cm di terreno vegetale miscelato con concimanti o ammendanti. Le aree soggette ad intervento di bonifica agraria in cui vengono riutilizzati i fanghi si trovano, per lo più, in aree limitrofe al bacino idroelettrico da cui essi vengono asportati.

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